Firenze, 15 luglio 2014 - Alcune riflessioni sugli ultimi vent’anni con una personale analisi sulla società civile italiana, trattando l'evoluzione dal secondo dopoguerra a oggi e i gravi problemi che la affliggono. "Credo e spero di averlo fatto nel modo più spontaneo, semplice e diretto. Questo breve testo non nasce come una relazione accademica, ma come conversazione aperta con il Popolo Italiano". Così Guido Fineschi Sergardi commenta il suo nuovo libro, 'La nostra controrivoluzione', (edizioni Effigi). "Non so se riuscirò a smuovere qualcosa nel lettore – prosegue - ma il suggerimento che mi permetto di offrire, è di chiudere con il passato, recente e lontano, ma da quel passato prendere quanto di buono esisteva ed era stato realizzato, per costruire, con energie fresche, un futuro per i nostri figli".
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