Joaquin dalla Fiorentina al Betis: braccio fasciato per un pugno di rabbia

"Negli ultimi giorni c'era una gran tensione, ho colpito un tavolino o forse una sedia con un pugno e mi sono procurato due buchetti alla mano", così l'ex viola che ha dovuto interrompere il primo allenamento con il Betis a causa del dolore alla mano

Joaquin con il braccio ingessato

Joaquin con il braccio ingessato

Firenze, 3 settembre 2015 - Torna a indossare la maglia del Betis, è il numero 7. Joaquin è tornato in Spagna. Il braccio di ferro è finito, nel modo sperato dal giocatore che, non è un mistero, ha fatto di tutto per tornare a casa. Accoglienza da re nello stadio di Siviglia dove i supporter hanno applaudito con grande calore l'ex viola. 

Conferenza stampa, grandi sorrisi, quasi commozione per questo rientro. Unica nota dolente è stata forse l'allenamento che non è durato il tempo che avrebbe dovuto. Joaquin ha interrotto la prima sessione di lavoro subito dopo il riscaldamento, secondo quanto stabilito dal mister Pepe Mel, per evitare di far ulteriore danni al braccio. Secondo quanto scritto nell'edizione on line de "La Gazzetta dello sport" infatti lo spagnolo si sarebbe ferito negli ultimi giorni della sua permanenza a Firenze ed è così arrivato in Spagna con una fasciatura rigida al braccio destro. 

Come scritto sulla testata: "Negli ultimi giorni - ha rivelato Joaquin - c'era una grande tensione. Il mio agente Eduardo Espejo aveva il cellulare spento e mi ha fatto saltare i nervi. Così ho colpito un tavolino o forse una sedia con un pugno e mi sono procurato due buchetti alla mano. Siccome non ho mai dato un pugno in vita mia, mi sono fatto male...".

Ecco il video del ritorno dell'ex viola a Siviglia:

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