James Murdoch ospite dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori: "Parola d'ordine, osare"

Il Ceo di 21st Century Fox a Firenze parla al mercato dell'informazione e ai tanti studenti arrivati da tutta Italia. "Il mondo delle news cambia, è tempo di nuovi progetti"

Andrea Ceccherini con James Murdoch sul palco dell'Odeon (Foto Germogli)

Andrea Ceccherini con James Murdoch sul palco dell'Odeon (Foto Germogli)

Firenze, 19 ottobre 2015 - Ha parlato di un mercato delle news in continuo fermento, di come i teenagers abbiano cambiato il modo di fruizione delle notizie. Dando anche una punzecchiata a Mediaset sui diritti della Champions League. James Murdoch, Ceo di 21st Century Fox, colosso dell'informazione e dell'entertainment, era ospite di Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori. Un pomeriggio a confronto con un migliaio di ragazze e ragazzi, arrivati con i loro insegnanti al Cinema Teatro Odeon di Firenze. Obbiettivo: parlare insieme delle nuove tecnologie applicate alle news, capire dove va il giornalismo e come fare giornalismo di qualità.

Il tutto con uno dei più importanti attori dell'informazione mondiale, che ha risposto alle domande dei giovani e si è confrontato, sul palco, con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana e la giornalista Rai Maria Concetta Mattei. Un pomeriggio introdotto proprio da Andrea Ceccherini, che dal palco ha ricordato ai ragazzi quanto sia importante informarsi su diverse testate, per capire le diverse angolazioni di una singola notizia. Una missione, quella di formare cittadini consapevoli, che l'Osservatorio Permanente Giovani Editori persegue da molti anni. E quest'anno scatta la sedicesima edizione di Quotidiano in Classe, il grande progetto dell'Osservatorio che vede protagonisti, come lettori e giornalisti, proprio i ragazzi.

"James Murdoch - ha detto Andrea Ceccherini - incarna il tipico innovatore, colui che rompe le regole per perseguire nuove strade. Questo è anche il suggerimento che mi sento di dare a voi ragazzi". 

"Gli editori - ha detto Murdoch, che ha lodato l'attività dell'Osservatorio - devono rispondere in maniera creativa alle nuove sfide del mercato delle news. Un mercato profondamente cambiato". Un tempo aprire il giornale la mattina o guardare un telegiornale letto da un mezzobusto erano azioni quotidiani e passive. Oggi, con la tecnologia, con l'avvento degli smartphone, tutto è radicalmente cambiato. "Il tipo di fruizione è stato rivoluzionato - ha detto Murdoch - Pensiamo ai giovanissimi. Nessuno di loro si interessa su cosa succeda a Roma o quali siano le ultime notizie di politica interna. Amano storie che possano coinvolgerli. Le storie legate all'ambiente e al futuro del pianeta ad esempio. Il tutto su testate completamente nuove come ad esempio Vice Media (portale presente in più Paesi che tratta soprattutto notizie di cronaca, ndr)". 

C'è poi il ruolo fondamentale che ha avuto lo smartphone. I moderni telefonini sono entrati nel mercato delle news in maniera dirompente, cambiando tutto. "Il nostro stesso progetto di un giornale realizzato solamente per l'Ipad - dice Murdoch - non ha avuto la fortuna che ci aspettavamo proprio per la forza dello smartphone, che ha fatto la voce grossa sul mercato rispetto ad altri device. Ma sbagliare, tentando di percorrere vie nuove nel giornalismo digitale, non è negativo, anzi. Dagli errori nascono nuove opportunità". Per questo James Murdoch pensa che gli editori, oltre a essere creativi, "debbano perseguire la cultura del 'sì' nell'approvazione di nuovi progetti editoriali piuttosto che quella del 'no'. Serve insomma il coraggio di fare nuove scelte". 

L'Italia rappresenta per l'impero dei Murdoch un ottimo mercato, grazie a Sky. "Quando abbiamo pensato di sbarcare in Italia tutti dicevano che agli italiani bastavano Rai e Mediaset, che non avrebbero rivolto la loro attenzione su un nuovo competitor. Oggi quello italiano è uno dei mercati più floridi e interessanti per Sky, con tanti canali e programmi prodotti interamente in Italia. Penso ad esempio al successo di Gomorra, distribuito in tantissimi Paesi del mondo ma partito proprio da una produzione interamente tricolore". Un mercato, quello italiano, comunque non facile, "ma amiamo le sfide", ha concluso Murdoch.

Al termine, tante domande da parte degli studenti. La più pepata è stata sicuramente quella 

Lo spazio infine è andato proprio agli studenti. Immancabile la domanda sui diritti della Champions League: la manifestazione calcistica continentale è stata a lungo contesa con Mediaset, che ne ha acquisito interamente i diritti. "Non si poteva fare qualcosa di più e acquistare questi diritti? - chiede uno studente - "Il nostro competitor Mediaset ha voluto a tutti i costi quei diritti. Attenzione però a quanto questo inciderà sui costi", ha detto Murdoch, che poi ha chiuso scherzando: "Il mio direttore generale a Sky Italia si è lamentato sul fatto che non gli avevo dato abbastanza soldi. Comunque, a parte le battute, ci impegneremo per riavere i diritti di una manifestazione così importante". 

C'è chi chiede a James Murdoch un parere sull'avvento anche in Italia di Netflix, al tv online a pagamento che produrrà anche suoi programmi. "E' una grande società - ha detto Murdoch - che compete per fare buoni show, anche autoprodotti. Bisognerà vedere quanto questi show avranno impatto sui conti e se renderanno". In chiusura gli applausi finali. L'Osservatorio Permanente Giovani Editori ha quindi dato l'appuntamento a tutti a "Quotidiano in Classe". Per un altro anno di lettura consapevole: il modo migliore per accompagnare le menti critiche di domani. 

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro