Martedì 16 Aprile 2024

Isee, in arrivo la rivoluzione. Il rilascio sarà più complicato

Da gennaio nuove regole per ottenere l’attestato. Confusione in vista

 Cambiano le regole per il rilascio dell'Isee (Germogli)

Cambiano le regole per il rilascio dell'Isee (Germogli)

Firenze, 18 dicembre 2014 - La rivoluzione Isee è alle porte. Non ci saranno proroghe, nonostante le richieste, e così dal primo gennaio scatterà il nuovo indicatore della situazione economica delle famiglie. I cittadini sono nel caos, le informazioni sono poche e confuse ed è facile prevedere che, con l’inizio dell’anno, i centri di assistenza fiscale verranno presi d’assalto. Chi ha già richiesto quest’anno l’Isee non deve fare niente, tranne attendere la scadenza e poi ripartire successivamente con il nuovo Isee. Chi invece non ha ancora richiesto l’Isee e deve farlo nel 2015, farà da cavia alle nuove procedure.

Il rilascio dell’attestazione resta gratuito, ma per ottenerlo sarà molto più faticoso. Ci vorranno infatti almeno dieci giorni lavorativi e presso lo sportello del Comune o al caf si dovrà tornare non più una volta, come è accaduto fino ad oggi, ma almeno due. La prima per richiedere l’Isee, la seconda per ritirarlo, sempre che nel frattempo non manchino dati o documenti. Dalla richiesta al ritiro ci saranno quattro giorni lavorativi che si prenderà l’Inps per inviare i dati, altri quattro giorni lavorativi che serviranno a Inps e Agenzia delle Entrate per l’acquisizione dei dati, quindi altri due giorni per il calcolo dell’Isee, che sarà inviato via pec al caf. Per evitare di presentarsi agli sportelli, è possibile fare da soli, compilando il modello online che il sito dell’Inps metterà a disposizione dei cittadini, ma ci vorrà comunque pazienza e dimestichezza col computer. Il nuovo Isee avrà un’unica scadenza per tutti, il 15 gennaio di ogni anno, indipendentemente da quando lo si fa.

La data non è stata scelta a caso. Dal 16 gennaio infatti sono disponibili nelle banche dati del ministero dell’Economia e Finanze i redditi delle famiglie relativi a due anni prima (per capirsi: dal 16 gennaio 2015 saranno disponibili i dati dei redditi 2013), sulla cui base viene calcolata l’Isee, che prenderà anche in considerazione il patrimonio al 31 dicembre dell’anno precedente. E se anche tante famiglie pagheranno meno i servizi erogati, sarà impossibile evitare il caos agli sportelli e ai centralini di caf e comuni. Tanto più che non è detto che a chi scade il vecchio Isee il 16 giugno 2015, giusto per fare un esempio, non decida di richiedere il nuovo a gennaio, prima della scadenza, proprio per il motivo di cui sopra. E cioè il fatto che molte famiglie, soprattutto quelle numerose o senza case di proprietà o con disabili maggiorenni a carico, grazie al nuovo metodo di calcolo pagheranno meno, tra gli altri, i trasporti, le mense delle scuole, le rette universitarie.