Infortunio di Marchisio, duello Firenze-Torino; l'istituto Fanfani: "Il trauma c'è stato"

Parla il professor Fabio Fanfani: "Non abbiamo mai parlato di lesione totale ma solo parziale. Se poi ulteriori esami a Torino hanno dimostrato che il giocatore non ha subito danni allora potrà riprendere l'attività"

Claudio Marchisio (Ansa)

Claudio Marchisio (Ansa)

Firenze, 28 marzo 2015 - L'infortunio di Marchisio è un giallo tutto fiorentino. Anzi no, non un giallo, ma qualcosa di estremamente chiaro. Almeno secondo il professor Fabio Fanfani, titolare del noto Istituto Fanfani di Firenze, dove il giocatore ha svolto i primissimi esami dopo l'infortunio. E' l'Istituto dove effettuano esami i giocatori della Fiorentina. Ma come è possibile che un danno al ginocchio grave (con interessamento del legamento crociato) diagnosticato a Firenze si sia poi rivelato un infortunio di poca entità a Torino? "Il giocatore - spiega Fanfani all'Ansa - è stato visto da quattro specialisti. Non si può certo dire che non sia successo niente. Noi non abbiamo mai parlato di lesione totale ma solo parziale». Una vicenda che dunque nasce a Firenze e che ha scatenato polemiche a non finire in tutta Italia. La disperazione dei tifosi juventini si è poi trasformata in gioia alla notizia che il giocatore potrà presto riprendere l'attività fisica. 

La sensazione, riguardando le immagini, è che Marchisio possa aver subito la sollecitazione del ginocchio su un cambio di direzione durante gli esercizi atletici. Dopo il cambio di direzione il giocatore rientra camminando. 

«Chiariamo subito che qualcosa c'è stato - spiega ancora Fanfani - Valutato l'esame del giocatore con la risonanza magnetica, noi confermiamo la presenza di un traumatismo parziale, da verificare con indagini clinico-funzionali, perchè di fronte a un trauma parziale bisogna fare esami. E se l'esame funzionale dà stabilità al legamento, il giocatore può proseguire la sua attività. Ripeto, noi non abbiamo mai parlato di traumatismo totale, nè di sollecitazione».

Insomma, «non si può dire che non c'è niente. Da parte nostra non abbiamo mai parlato di lesione totale, e volevo solo specificare che la lesione è stata parziale e la maggior parte delle fibre ha tenuto. Tra l'altro - conclude il professore fiorentino - noi non abbiamo la storia del giocatore. Qualcosa c'è stato, poi va datato, non possiamo dire se è avvenuto ieri, una settima a fa o un mese fa».

Marchisio - fanno notare dalla Figc - si è fermato dopo 3' e 40 "di corsa solitaria; le immagini testimoniano lo stop, il dolore, l'intervento medico, al quale è seguita la corsa alla clinica Fanfani. In quattro giorni, sottolinea ancora club Italia, cinque allenamenti, solo in un'occasione doppia seduta: come dire, nessun lavoro forzato. "Non devo giustificare nessuno - è poi stato l'esordio del professor Castellacci - abbiamo agito con estrema correttezza e linearità".

E via con i fatti: "Il giocatore si è procurato da solo, fuori allenamento con un movimento maldestro. Essendo un ginocchio già operato ed essendoci timori, era nostro compito mandare il giocatore a fare un controllo, come è avvenuto nel giro di 10'. Il referto radiologico virgolettato presso una affermatissima clinica fiorentina parlava di 'lesione subtotalè. Lo abbiamo comunicato alla Juve - prosegue Castellacci - chiedendo e ottenendo il permesso a divulgarne il contenuto ai media. È paradossale che ne nasca una polemica. E il paradosso nasce da un secondo referto diverso dal primo".

"Il referto di Torino - sostiene Castellacci - dice il contrario di quello di Firenze: se ne discuterà, ma su etica, professionalità e linearità del nostro comportamento, nessun dubbio. Ho profonda stima dei colleghi radiologi, di quelli di Torino e di quelli di Firenze. Un attimino di dubbio consentitemi di averlo: non perchè il secondo referto dice una cosa diversa vuol dire che il primo è del tutto sbagliato«. Una lesione solo parziale? Una lesione precedente non vista? Una traccia di vecchie lesioni? "Ci possono essere lesioni recenti o croniche, tante cose possono nascondersi dietro pareri diversi, e dico che vanno affrontati con estrema serenità. Se Marchisio soffre meno, se la lesione è inferiore al previsto o se non c'è, se ha avuto qualcosa nel passato non evidenziato, siamo felici...Vorrà dire che rientrerà prima, o che si seguirà una terapia che gli consentirà di non cadere più in episodi sciocchi. Perchè lui ieri un trauma distorsivo l'ha avuto".

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