In trecento alla festa di Sant'Abramo

Gli anziani in Santissima Annunziata per una celebrazione che sta diventando tradizione

La festa di Sant'Abramo

La festa di Sant'Abramo

Firenze, 11 ottobre 2014 - Una convergenza di energie belle e vive, che si sono messe insieme per una festa particolare che sta diventando una tradizione, questa volta in una Firenze autunnale ma percorsa da un caldo estivo, in molti momenti solare: la festa di Sant'Abramo, il padre dei credenti cristiani, ebrei e musulmani, che cambiò vita a 75 anni, fidandosi di Dio, quando tutto avrebbe potuto spingerlo a tirare i remi in barca. “Festa di Sant'Abramo”, dunque, per gli anziani della città invitati per sabato pomeriggio dalla Comunità di Sant'Egidio nella basilica della Santissima Annunziata per festeggiare questo santo così vicino alla loro realtà anagrafica, che esce da quell'esercizio tanto tipico del cuore umano – oscillare tra orgoglio e impotenza – per trovare una forza vera in una parola che viene dall'alto e non da se stesso, dalla sfiducia, dalla ripetizione. La basilica, per il decimo Sant'Abramo festeggiato insieme, era piena di anziani che grazie alla “convergenza di energie” messe in campo da Sant'Egidio con la Misericordia, le pubbliche assistene, l'Ataf, gli operatori, la collaborazione della Polizia municipale, hanno potuto raggiungere la Santissima Annunziata uscendo dagli istituti in cui vivono: dalla Chiocciola e dall'Uliveto, dalla Fondazione Placci e Villa la Meridiana, passando per la Congregazione delle Suore Missionarie di San Sisto, la rsa San Giuseppe di Sesto Fiorentino, la Jole, Montedomini e San Silvestro, l'ex onig Principe Abimelek e la casa di riposo il Gignoro e, ancora, da Villa Solaria e dalle Piccole Suore dei poveri vecchi, rsa Le Danice e Villa Consolata. Tanti gli anziani venuti dalle case con i loro familiari e con mezzi propri, gli anziani della Comunità di Sant'Egidio del Centro, di San Frediano e Ponte di Mezzo, e di Montedomini. Accanto a tutti le Misericordie di Badia a Ripoli, Lastra a Signa, Antella, Campi, Pontassieve, Settignano, Rifredi, Ponte di Mezzo, Galluzzo e Sesto Fiorentino, la Croce Rossa Italiana Comitato di Firenze, la Croce d'Oro di Ponte a Ema, la Fratellanza Popolare di Peretola, la Fratellanza Militare, l'Humanitasi di Scandicci, l'Ataf. L'elenco è lungo, ma sarebbe un peccato non ricordarli tutti. Con una presenza da sottolineare accanto a quella dei Servi di Maria che hanno accolto la festa: i preti del Convitto ecclesiastico – mons. Fiorenzo Marchianò, don Piero Paciscopi, don Averardo Dini e don Giulio Andreini - che hanno concelebrato la liturgia presieduta da don Vittorio Ianari della Comunità di Sant'Egidio. Al termine per tutti un rinfresco sotto i portici all'ingresso della basilica.

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