Il processo va avanti per due anni. Ma l'imputato è morto

Quattro udienze per poi scoprire che l'uomo accusato di truffa era deceduto prima dell'inizio del procedimento a suo carico

Tribunale

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Firenze, 22 ottobre 2014 - Che l'imputato fosse morto, il giudice lo ha scoperto solo due anni dopo l'inizio del processo a suo carico. Colpo di scena oggi in tribunale dove si valutava la posizione di un uomo accusato di truffa. L'imputato, con gia' alle spalle qualche trascorso per furto, guida in stato di ebbrezza e reati legati alla prostituzione, stavolta era accusato di essersi fatto accreditare 317 euro da un utente internet a cui, nel 2008, aveva venduto on line un cellulare, che pero' non aveva consegnato.

Il processo si è protratto per quattro udienze: la prima, di smistamento, nel dicembre 2012; una seconda a luglio 2013, rinviata per l'astensione degli avvocati; una terza a maggio 2014, rinviata per l'assenza dei testimoni; poi quella di oggi, alla quale i testimoni si erano presentati regolarmente.  Certificato di morte alla mano, pero', al giudice ha dichiarato l'estinzione del procedimento. Dagli atti, e' emerso che nel marzo 2012, qualche mese dopo il decesso, gli uffici giudiziari avevano dichiarato l'imputato "irreperibile".

 

 

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