I ragazzi di Sipario lasciano l'Oltrarno. "Colpa della viabilità e del progressivo spopolamento"

ll ristorante in cui lavorano giovani con handicap si prepara al trasloco. La Cooperativa cerca una nuova sede

I ragazzi di sipario

I ragazzi di sipario

Firenze, 23 luglio 2014 - Sono passati 7 anni da quando è nata la Cooperativa Sociale I ragazzi di Sipario. Grazie al Circolo MCL degli Artigianelli e all’accoglienza dell’Istituto Pio X Artigianelli, accompagnati dalle preghiere di Don Gianfranco Rolfi, sono riusciti a resistere nonostante i tempi di crisi, con grandi sacrifici da parte dei ragazzi e delle famiglie coinvolte nella cooperativa. "Con la soddisfazione di essere riusciti a farli crescere professionalmente e a coinvolgerli in modo reale nell’attività del ristorante, dando loro pari dignità attraverso il lavoro. Sorge spontanea la domanda: perché allora ci vogliamo trasferire?", chiede il presidente della cooperativa Marco Martelli Calvelli.

I motivi, spiega il presidente, sono molteplici e indipendenti dalla nostra volontà: "Non voluta gestione dell’Oltrarno da parte delle autorità comunali nei confronti di un turismo che è sempre più veicolato dove altri sono gli interessi; tragica viabilità dell’Oltrarno, soprattutto di via dei Serragli; zona a traffico limitato, attualmente allargata anche a via del Campuccio che fino a poco tempo fa era l’unica strada di accesso libera per il ristorante; zona blu notturna; conseguente spopolamento dell’Oltrarno abbandonato dalle attività artigianali e sempre più in preda di raid notturni non legalizzati".

"Nonostante - va avanti - tutto ciò, siamo impegnati a continuare finché non troviamo una nuova sede che possa non penalizzare, ma valorizzare, anche il lavoro serale svolto dai nostri ragazzi nel ristorante". Giovedì 24 luglio dalle 20 ci sarà una “Cena vegetariana” con gioco ispirato al Musichiere, per augurare le buone ferie non solo ai ragazzi ma anche agli innumerevoli clienti che si sono alternati in questi sette anni. "Augurandoci che il nostro messaggio venga raccolto e diffuso il più possibile, guardiamo al futuro malgrado i “tristi tempi” attraverso gli occhi sempre gioiosi dei nostri ragazzi!", conclude. 

 

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