I compagni di scuola? I topi del cantiere Allarme alla ‘Vamba’

"Perché gli interventi non sono iniziati prima e perchè il silenzio?"

RIENTRO in classe col topo. Anzi, coi topi. Prima campanella decisamente sgradevole alla scuola materna e elementare Vamba, a Novoli. «Lo abbiamo saputo quasi per caso – fanno sapere alcuni genitori -. Grazie al tam tam tra di noi e ad un gruppo Whatsapp creato per tenerci in contatto, giovedì della scorsa settimana abbiamo avuto la notizia». Qualcuno, terrorizzato, lunedì scorso non ha mandato i figli a scuola. Altri, invece, ieri hanno preferito riprendere i bambini a mezzogiorno, evitando così che mangiassero a mensa. Com’è facile immaginare, la preoccupazione sale. E con essa anche la rabbia «per il silenzio che regna intorno alla vicenda», come accusa un papà. «Gli avvistamenti sono quotidiani – denuncia una mamma -. Ho un bimbo in prima elementare e le maestre ci hanno consigliato di non lasciare in classe libri e quaderni». Il rischio di ritrovarli rosicchiati è alto. «Così, ogni giorno facciamo avanti e indietro con tutto il materiale. Ma non è certo questo il problema», continua la mamma, che si chiede «perché l’emergenza non sia stata gestita prima del rientro in classe». È da agosto che si sa che i topolini hanno fatto capolino alla Vamba. «Vediamo che l’attenzione da parte del Comune e dell’Asl c’è. E questo ci rassicura non poco. Forse però si sarebbe potuto intervenire nelle settimane precedenti», è il ragionamento delle mamme. Ma perché le antipatiche bestioline sono uscite allo scoperto? Il guaio è che vicino alla Vamba ci sono due cantieri. Il primo riguarda quello delle case popolari di via Torre degli Agli che attendono di essere ricostruite. L’altro, interno al plesso, è relativo agli interventi per la realizzazione di alcune barriere insonorizzanti. Insomma, a forza di smuovere la terra gli animaletti si sono ‘svegliati’. «Non fa per nulla piacere far studiare i propri piccoli lì – concordano i genitori -. Noi però abbiamo fatto rimanere i bambini a mensa perché sappiamo che lì non è stato trovato niente di strano». Gli studenti sono stati subito informati e messi in guardia. Sanno che, se trovano escrementi, devono immediatamente segnalarlo. Da ieri, poi, la materna, che si trova nell’ala più esposta alle imbarazzanti visite, è stata trasferita al primo piano. «Stiamo facendo tutto il possibile, tra disinfezione e derattizzazioni – afferma la preside, Eda Bruni -. Il Comune ha subito avvisato l’Asl, che ha messo a punto un protocollo ad hoc che prevede la sistemazione di trappole e la verifica della presenza di escrementi». Insomma, la macchina dell’emergenza lavora a pieno ritmo. «Io non posso certo chiudere la scuola – dice Bruni -. La decisione spetta solo al sindaco e al prefetto». 

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