"Il mio amico... Papa Francesco"

Roberto Guglielmi, tetraplegico dopo un incidente d'auto, ricevette una telefonata dal Pontefice. E lunedì scorso lo ha incontrato a Santa Marta

L'incontro di Guglielmi con Papa Francesco

L'incontro di Guglielmi con Papa Francesco

Firenze, 18 aprile 2015 - Non è da tutti avere quasi un filo diretto così, avere un Papa per amico. Roberto Guglielmi, tetraplegico dal 2007 a causa di un incidente d'auto, con Papa Francesco aveva fatto amicizia nel marzo dello scorso anno. Il Papa gli aveva telefonato, interessandosi a una situazione domiciliare provvisoria e al suo stato di salute. E grazie all'intervento del cardinale Betori, della sua segreteria e degli amici della Comunità di Sant'Egidio, la vicinanza del parroco del Preziosissimo Sangue, aveva poi potuto cambiare casa e andare a vivere in campagna, in una casa con accesso al piano terreno, in una situazione confortata dall'assistenza e dalla presenza della sua figlia minore.

In quella telefonata di marzo si erano lasciati col Papa con la promessa che Roberto sarebbe andato a trovarlo. E così è stato, lunedì mattina, a Santa Marta, dove Roberto ha partecipato alla messa celebrata da Francesco ed è stato poi ricevuto in udienza. A febbraio, monsignor Fabian Pedacchio, segretario personale del Papa, aveva scritto a Roberto per invitarlo, con la data e tutti i riferimenti necessari.

“Papa Francesco mi ha riaperto il cielo – dice Roberto – A Santa Marta gli ho raccontato la mia gratitudine. Abbiamo parlato di come è nata la nostra amicizia, delle telefonate che ho fatto per raggiungerlo, degli amici che mi hanno aiutato. Con me Papa Francesco è stato affettuoso. Sono tornato a casa con gioia e con l'animo pieno di speranza, come dovrebbero averlo tutti”.

Michele Brancale

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