Viaggio dagli Usa a 82 anni per cercare il fratello scomparso

La visita al sacrario dei militari per avere notizie

L’americano John Spoonamore al cimitero degli americani.  E’ arrivato dal North Carolina per avere notizie sul fratello

L’americano John Spoonamore al cimitero degli americani. E’ arrivato dal North Carolina per avere notizie sul fratello

Impruneta (Firenze), 1 novembre 2015 - Un ricordo "lungo" 71 anni ha portato John Spoonamore a salire su un aereo e venire per la prima volta in Italia, precisamente a Impruneta.

A 82 anni compiuti, il docente di fisica in pensione è arrivato dal North Carolina per cercare testimonianze su suo fratello Robert, scomparso nelle nuvole dei cieli dell’Isola d’Elba il 5 novembre del 1944. Nato nell’Illinois, il sergente Robert Spoonamore, 21 anni, operatore radio dell’aviazione americana, era ad Alesani in Corsica con il suo 486th Bomb Squadron.

Quel 5 novembre partì con altri 5 uomini su un aereo per bombardare un ponte a Padova. Era la 57esima spedizione: alla 60esima avrebbe avuto il permesso di tornare a casa.

"I primi di dicembre del ’44 – ricorda John, che allora aveva 11 anni – il postino, arrivato in bici, bussò alla porta. Il telegramma annunciava la scomparsa dell’aereo di Robert. Sentii piangere mia madre. Dopo un anno è stato dichiarato morto".

Un mistero, perché oltre ai corpi non è stato mai ritrovato neanche un pezzo di quell’aereo. Ora che i genitori e gli altri sei fratelli sono deceduti, John non si arrende: si è rivolto al gruppo Air Crash Po di Soncino (Cremona) composto da appassionati di storia dell’aviazione, per lanciare un appello a chiunque avesse ricordo di un aereo scomparso dai cieli dell’Elba.

A Impruneta John ha visitato il cimitero degli americani. Ha trovato il nome di Robert inciso sulla parete dei dispersi. Ha accarezzato quella scritta, come se fosse il corpo di quel fratello maggiore che non ha avuto sepoltura. Ha trovato anche i nomi degli altri membri dell’equipaggio. Dagli archivi del Florence American Cemetery and Memorial, i responsabili John M. Luncheon e Angel M. Matos hanno trovato foto scattate poco prima dell’ultimo volo di Robert, il documento dell’aereo disperso, lo stemma che portava sul pettorale della sua giacca, l’immagine dello Schnapps Yo-Yo. Pezzi di una vita che riemergono da un passato nascosto probabilmente per sempre dalle acque dell’Isola d’Elba.

Manuela Plastina

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