Mercoledì 24 Aprile 2024

Gli Stati generali digitali a Firenze: nel 2016 i giovani con i big 2.0

Una nuova grande operazione firmata Andrea Ceccherini

Ceccherini e Trichet

Ceccherini e Trichet

Firenze, 11 gennaio 2015 - Capitale mondiale, per due giorni, del sistema digitale. A tu per tu con i big di Internet. Come dire: immaginatevi Mark Zuckerberg, insomma mr. Facebook, o mr. Google, o la biondissima Lady Yahoo, a zonzo tra il David, gli Uffizi e Ponte Vecchio. Un sogno al quale qualcuno sta lavorando. Per le conferme sui personaggi c’è tempo, ma l’evento è sicuro: sarà nel 2016, è già partita la caccia alle location più ricche di fascino, per dare a questo meeting il tono di una vetrina impareggiabile di livello planetario, una proiezione ideale dal Rinascimento alle suggestioni del futuro. Sarà la nuova “spedizione dei Mille”. Perché mille saranno i giovani chiamati a confrontarsi a porte chiuse con i grandi leader dei colossi mondiali. E la speranza, per Firenze, è di averli tutti, da Zuckerberg a Marissa Mayer di Yahoo, dal super-trio di Google (il leader Eric Schmidt, i fondatori Larry Page e Sergey Brin) al Ceo di Microsoft Satya Natella, dal Ceo di Linkedin Jeff Weiner ai fondatori di Napster, Sean Parker, e di Whatsapp, Brian Acton. I giovani leoni della Silicon Valley tra i giovani di casa nostra: non può che esserci la regia di un leader di razza come Andrea Ceccherini e dell’Osservatorio permanente Giovani-Editori, del lavoro svolto in una serie di viaggi e di incontri nei sancta sanctorum del digitale lungo la West Coast per costruire una forte rete di contatti e realizzare questo evento che avrà come terreno di incontro un antico sogno di Ceccherini: conquistare i giovani all’impegno civile, attraverso l’uso dei mezzi di informazione, per appassionarli ai fatti e farne quegli attori del cambiamento, capaci di cambiare il mondo.

UNA GRANDE OCCASIONE: per Firenze, l’occasione di svecchiare il brand un po’ impolverato della città, capace di parlare solo la lingua del passato; per Ceccherini e per l’Osservatorio, la nuova primavera che si lancia sul palcoscenico internazionale. Sbocco naturale di un sogno ardito, partito una dozzina di anni fa con la prima edizione di “Crescere tra le Righe”, allora definita con non poca ambizione “la Cernobbio dell’Editoria” riunita alla Tenuta La Bagnaia della famiglia Monti Riffeser nel cuore della campagna senese, assurta in breve a sede di incontri che hanno visto transitare il gotha dell’editoria mondiale, gli eredi Murdoch (Lachlan e James, figli del magnate Rupert) e Agnelli (John Elkann), grandi star del giornalismo come i direttori del New York Times, Jill Abramson, e del Wall Street Journal, Gerald Baker, e poi Jeff Bewkes, il ceo del colosso Time Warner che controlla la Cnn, e personaggi come il cardinale Gianfranco Ravasi e Joaquin Navarro-Valls che fu portavoce di papa Giovanni Paolo II.

L’EVENTO in costruzione per il 2016 sembra essere la prosecuzione di quella linea, che ha aperto crediti, porte e steso tappeti rossi a Ceccherini nella Silicon Valley, dove intanto si è idealmente siglata un’alleanza con Eric Schmidt, il numero uno di Google, per mettere a punto un progetto, una sorta di “gps” digitale, in grado di allenare i giovani a riconoscere nelle ricerche online, le fonti attendibili e affidabili. Una grande scommessa, nata in vent’anni di lavoro serio e attento, sul binomio “educazione e giovani”. Già dai tempi dei primi corsi di Progetto Città (che compirà vent’anni proprio nel prossimo autunno), cresciuti poi nell’attività dell’Osservatorio che associa e conta 17 testate, 27 fondazioni bancarie e 10 aziende nazionali. E coinvolge 2 milioni e 80mila studenti con un esercito di 45mila prof. Ne ha fatta di strada, il “ragazzo dall’agenda d’oro”.

Paolo Pellegrini