Firenze, 16 marzo 2016 - “Non vogliamo rimanere in piazza Annigoni. Non c’è un bagno, lavoriamo in delle situazioni di precarietà, e come se non bastasse si lavora e si guadagna pochissimo”. Così gli antiquari dello storico mercatino delle pulci, costretti a lasciare la loro storica sede a causa dei lavori di bonifica di piazza dei Ciompi, dov’era stata riscontrata una massiccia presenza di amianto. Mentre nelle ultime ore si moltiplicano le voci sul loro destino, la possibilità che i 27 stand rimangano in pianta stabile in piazza Annigoni si fa sempre più realistica. Tuttavia non è presa bene dagli antiquari, che lamentano fondamentalmente due cose: la scarsa presenza delle istituzioni e il calo del flusso di clienti.
Nota dolente questa, perché, esclusi gli habitué, i compratori occasionali, soprattutto turisti, risultano davvero troppo pochi se paragonati alle cifre della vecchia sede. E non manca un sondaggio tra gli stessi operatori: “Stiamo facendo una raccolta di firme tra di noi – spiega Renzo Pavi, tra gli antiquari più anziani – da cui sta venendo fuori che la quasi totalità di noi, vuole tornare in piazza de Ciompi”. E a questo proposito, non mancano gli appelli al sindaco Nardella: “Tra questi banchi non si vede mai nessuno dell’amministrazione – spiega Rosanna Ferrari -. È assurdo che dobbiamo sapere le cose dai giornali e non dai nostri amministratori”. Così Ilaria Rossi che denuncia: “Nesuno ci ha mai interpellato. Ci sentiamo abbandonati a noi stessi”.
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