Giuliana Lojodice, la più amata dagli studenti

La Signora Warren, in scena dopo film record di incassi

Giuliana Lojodice

Giuliana Lojodice

Firenze, 27 gennaio 2015 - "Sono stata presentatrice di Sanremo a 24 anni, assieme a Mike Bongiorno, scelta dalla Rai. Ero già un'attrice molto conosciuta e per questo mi chiamarono. Ma Mike, pace all'anima sua, mi trattava come una valletta, quasi non mi faceva parlare: allora feci la voce grossa. Non poteva mica fare così. E dopo tutto filo' liscio. Divertente come ricordo".

Giuliana Lojodice la signora delle scene italiane, che abbiamo vista protagonista con Aldo Giovanni e Giacomo di "Il ricco, il povero e il maggiordomo", e con Rocco Papaleo in "Una piccola impresa meridionale", è  oggi contesa dal cinema italiano di qualità. La vedremo in scena alla Pergola di Firenze, poi nei teatri della Toscana, fino a domenica 1 febbraio con un grandissimo successo: "La professione della signora Warren" di George Bernard Show. Con lei sul palcoscenico Giuseppe Pambieri. E con Pino Tufillaro, Fabrizio Nevola, Federica Stefanelli e Roberto Tesconi; scene e costumi di Carlo de Marino, la regia è di Giancarlo Sepe.

Signora Lojodice, cosa la colpisce di più nel portare in scena questo testo?

"Più di tutto in assoluto mi colpisce la frequentazione del teatro, con migliaia di giovani ben abituati, dico io, al teatro. Ovunque siamo stati i tre quarti della platea è riempito da studenti, che poi vengono a trovarmi in camerino e dicono cose bellissime, intelligenti, stimolanti. È' un periodo buio per tutti, è vero, ma vedere che i giovani  vanno a teatro e spendono soldi per il biglietto mi commuove e mi gratifica. Il teatro fa di questi miracoli e chi non si accorge di quanta gente smuove uno spettacolo è un ottuso".

Cosa tratta lo spettacolo?

"Intanto questa commedia è  inserita nella raccolta ‘Commedie sgradevoli’: è un’opera dall’efficacia pungente contro l’ipocrisia e i compromessi della società, tanto ‘scandalosa’ da essere allestita in un club di Londra solo nel 1902 e ottenere la prima messinscena oltre trent’anni dopo la sua stesura, nel 1925. La signora Warren è una prostituta, poi tenutaria di numerose case chiuse in tutta Europa, affascinata dal potere dei soldi intesi come riscatto suo personale e della adorata figlia Vivie (Federica Stefanelli), che gode degli agi del benessere, ma non sa nulla dell’antico mestiere della madre. Insomma un tema direi attuale e non facile".

Signora Lojodice, lei fa spesso ruoli di donne forti, con grande carattere e ha sdoganato anche il concetto stesso di bellezza.

“In questi ultimi anni mi sono concentrata su dei ruoli non da semplice prima donna. Esatto quel che dici. La mia è stata una ricerca di caratteri forti: la Signora Frola di Pirandello, l’Anna K tratta da Kafka con la regia di Ugo Chiti, interpretazioni estremamente differenti tra loro, ognuna con una sua profonda interiorità interpretativa.” Recentemente ho interpretato una madre anche nell’ultimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, Il ricco, il povero e il maggiordomo. Per questo testo ho scelto di tornare a lavorare con Giancarlo Sepe, con il quale ho collaborato per oltre 25 anni. Con questa sua nuova traduzione, grazie a un modo innovativo di proporre l’immagine al pubblico, abbiamo tentato di restituire una visione diversa di questo testo di fine Ottocento, a partire già dai costumi: lo spettacolo è ambientato negli anni Cinquanta".

La signora Warren è un po' una dark lady

"L’inizio è dark, è vero, quasi gotico, mentre la scena è spoglia, come se fosse un set cinematografico. Gli interventi musicali sottolineano gli stati d’animo dei personaggi: ogni battuta che apre una situazione psicologia nuova nel racconto è messa in evidenza da un'ottima musica. La signora Warren ? Come ti ho detto ha una storia dolorosa alle spalle: tradita, sfruttata, derubata di ogni innocenza, ha scelto di vendicarsi contro la società che l’ha umiliata vendendo il suo corpo e riuscendo così a tenere lontana la figlia da ogni possibile fallimento. Insomma,una storia dura. Come quelle di oggi: forse per quello ha tanto successo. Poi, c'è il  non secondario scontro tra madre e figlia che è il perno della storia: si sorride, è vero, ma il tema della prostituzione è molto forte e quanto mai attuale".

E ci sono i giovani che non vogliono piegare la testa 

“Si scontrano la generazione del Capitalismo che appartiene alla Signora Warren e la generazione dei giovani nuovi, che come dici tu non vogliono piegare la testa e cedere alle leggi del Capitalismo. La forza della Signora Warren che difende a spada tratta il suo operato davanti alla figlia è data dall’evidenza di un carattere che non si assoggetta a un’idea di femminilità oppressa dalla mascolinità: la Signora Warren è una femminista ante litteram".

Da non perdere una straordinaria prova della più importante attrice italiana.