Firenze ricorda Giovanni Spadolini

Messa e cerimonia con la deposizione di una corona di alloro a vent'anni dalla morte LA CERIMONIA/FOTO

Firenze, 4 agosto 2014 - Una messa in San Miniato e la deposizione di una corona di alloro sulla sua tomba, al cimitero delle Porte Sante . Così Firenze ha ricordato Giovanni Spadolini, giornalista e politico, nominato senatore a vita, morto venti anni fa. Alla cerimonia erano presenti l'ex vicesindaco e consigliere regionale Eugenio Giani, il presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti, il prefetto di Firenze Luigi Varratta, il vice sindaco Cristina Giachi, il senatore Luigi Compagna in rappresentanza del Senato, il consigliere regionale Eugenio Giani e i nipoti di Spadolini.

E un pensiero in memoria di Spadolini è arrivato anche dal Capo dello Stato. "La sua prematura scomparsa - ha detto Napolitano - rappresentò una grave perdita sia per la politica sia per la cultura italiana, cui egli si era dedicato con eguale, straordinaria operosità e generosità, guidato da una profonda consapevolezza storica dell'interesse nazionale e del comune impegno democratico".

​​Giorni fa il presidente della Repubblica tramite il segretario generale Donato Marra aveva inviato un messaggio alla Fondazione Spadolini, in occasione del ricordo di Giovanni Spadolini: "Giovanni Spadolini è stato uno dei maggiori statisti dell'Italia repubblicana, che ha dimostrato nella sua molteplice attivita' di giornalista, studioso e uomo politico doti indiscusse di integrità morale, impegno intellettuale e passione civile". Napolitano condivise con Spadolini un biennio particolarmente impegnativo della storia politica italiana, quello del 1992-1994: erano rispettivamente presidente della Camera l'uno, del Senato l'altro.

Giovanni Spadolini divenne a soli venticinque anni docente di storia contemporanea all'Università di Firenze. Collaborò con vari quotidiani e fu direttore del Resto del Carlino e del Corriere della Sera. Eletto senatore nelle fila del Pri nel 1972, e' stato ministro dei Beni culturali e ambientali e della Pubblica istruzione. Nel 1981 divenne il primo presidente del Consiglio non democristiano nella storia repubblicana, e successivamente fu anche ministro della Difesa nel governo di Bettino Craxi. Nel luglio 1987 fu eletto presidente del Senato. Nominato senatore a vita nel 1991, ricopri' il ruolo di Presidente della Repubblica ad interim dopo le dimissioni di Francesco Cossiga. 

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