La strage dei Georgofili, Pietro Grasso e Rosy Bindi: "La mafia c’è ancora"

Due giorni per ricordare

Strage dei Georgofili, le celebrazioni dell'anniversario (Marco Mori/NewPressPhoto)

Strage dei Georgofili, le celebrazioni dell'anniversario (Marco Mori/NewPressPhoto)

Firenze, 27 maggio 2016 - Ieri e oggi Firenze e la Toscana ricordano l’attentato dei Georgofili e quell’autobomba voluta dalla mafia che nella notte tra il 26 e 27 maggio 1993 sventrò la Torre de’ Pulci e inghiottì la vita di Angela Fiume e Fabrizio Nencioni, delle loro figlie Nadia, di nove anni e Caterina di soli due mesi, e quella dello studente di architettura Dario Capolicchio, ferendo altre quarantuno persone.

La due giorni organizzata da Regione, Comune di Firenze e Città metropolitana è iniziata ieri alle 17.30 con un convegno nell’auditorium di Sant’Apollonia con il presidente del Senato (ed ex magistrato) Pietro Grasso, e la presidente della commissione d’inchiesta antimafia Rosy Bindi, il sottosegretario del Ministero per l’istruzione Gabriele Toccafondi. Per l’associazione dei familiari delle vittime c’era Giovanna Maggiani Chelli, madre di Francesca, la studentessa scampata alla strage. La commemorazione ufficiale è iniziata alle 21 in piazza della Signoria, con la Fanfara dei carabinieri e il saluto delle istituzioni.

Alle 22,30 è andato in scena il Rigoletto di Verdi. Alle una di notte, come da 23 anni a questa parte, il corteo silenzioso dei gonfaloni, guidato dal sindaco, ha sfilato fino a via dei Georgofili dove è stata deposta una corona d’alloro. Un cuscino di rose sarà lasciato stamattina sulla tomba della famiglia Nencioni che è sepolta alla Romola a San Casciano in Val di Pesa, e un secondo cuscino sarà deposto sulla tomba di Dario Capolicchio a Sarzana.

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