Ge Oil & Gas, 90 assunzioni

La multinazionale continua a crescere e creare lavoro

Massimo Messeri

Massimo Messeri

Firenze, 10 febbraio 2016 - Novanta assunzioni. Un’altra biona notizia per il lavoro arriva da Ge Oil & Gas, la multinazionale che proprio pochi giorni fa ha concluso un maxi accordo da 600 milioni di dollari di investimenti in Toscana, che farà di Firenze il centro mondiale della ricerca nel settore, con centinaia di assunzioni e ricadute positive enormi sull’indotto e sul tessuto economico locale e regionale. Il 16 febbraio intanto apriranno le candidature per 90 persone da inserire nel programma di assunzioni di Ge Oil & Gas in Toscana: previsti due percorsi di formazione, che prenderanno il via verso la metà del 2016.

Il primo punta a formare 32 allievi che otterranno la qualifica di responsabile della gestione di progetti complessi nel settore delle costruzioni e saranno poi inseriti con ruolo di supervisori nel settore impiantistico e manifatturiero, sia all’interno dell’organico di  Ge Oil & Gas, prevalentemente nel sito di Avenza (Massa Carrara), sia in aziende dell’indotto. Il secondo percorso, quello di ‘operator’, coinvolgerà altre 58 persone in cerca di occupazione che saranno formate come addetti di impiantistica industriale, quindi ad esempio saldatori, carpentieri, tubisti e meccanici, e saranno poi anche queste assunte, sempre prevalentemente nel sito di Avenza, da Ge Oil & Gas o da aziende partner. «Ge Oil & Gas e Nuovo Pignone mantengono le promesse», ha sottolineato il presidente della Regione, Enrico Rossi. I 90 che passeranno le selezioni seguiranno per sei mesi un corso di formazione da 900 ore finanziato dalla Regione.  Dopo l’annuncio del grande investimento da 600 milioni di dollari in Toscana, che porterà 500 nuovi ingegneri, oggi arrivano dunque altre buone notizie dalla multinazionale americana. «Progetti come questo sono vincenti per noi e per il territorio in cui operiamo», sottolinea Massimo Messeri, presidente del Nuovo Pignone.

«L’azienda si arricchirà delle competenze e dell’entusiasmo di nuove risorse, il territorio vedrà consolidarsi sempre di più la nostra presenza» aggiunge. Ge Oil & Gas - Nuovo Pignone intanto lavora al piano di crescita di cui l’accordo con il governo e la Regione Toscana è un tassello strategico. Si tratta di un investimento da 600 milioni di dollari che rilancia Firenze e l’area metropolitana fiorentina come centro mondiale per la ricerca e come calamita di capitali di investimenti anche esteri. «Firenze è capace di attrarre grandi gruppi – rilancia il sindaco Nardella – oltre a General Electric abbiamo un gigante della farmaceutica come Eli Lilly che ha deciso di spostare qui la produzione mondiale di insulina. Poi pensiamo a Ratp (il colosso francese dei trasporti), alla moda con i suoi grandi marchi sul nostro territorio, alla Selex (gruppo Finmeccanica) che continua a investire. Se i capitali italiani e stranieri vengono a Firenze per investire vuol dire che trovano qui le condizioni adatte per farlo e prospettive di crescita».

 Ge Oil & Gas - Nuovo Pignone conta circa 5400 dipendenti in Italia su cinque siti produttivi. Nel 2015 ha investito in ricerca e sviluppo e nei propri stabilimenti oltre 170 milioni di dollari e 8 milioni di dollari nella formazione del personale. L’indotto generato da Ge Oil & Gas in Italia ha registrato un fatturato, nel 2015, di oltre un miliardo di euro che coinvolge più di 1300 realtà, in grande parte piccole e medie imprese. Il governatore Rossi ha ricordato inoltre che dei quasi 5 miliardi di euro di fatturato in Italia di Ge circa 3,5 sono in Toscana, poco meno del 5% del prodotto interno lordo regionale, coinvolgendo 4mila lavoratori tra diretti e indiretti.

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