L'ultimo saluto a Sara, investita e uccisa a 17 anni. Il padre: "Avrei voluto accompagnarla all'altare"

In tantissimi al funerale della ragazzina nella chiesa dell’Argingrosso SS. Nome di Gesù ai Bassi

Funerali di Sara, investita e uccisa a 17 anni (Foto Gianluca Moggi/NEWPRESSPHOTO)

Funerali di Sara, investita e uccisa a 17 anni (Foto Gianluca Moggi/NEWPRESSPHOTO)

Firenze, 1 agosto 2015 - C’erano gli amici di una vita, i compagni di scuola, i parenti, i familiari, le insegnanti, i compagni dei giochi d’infanzia e dei sogni di gioventù. Centinaia le persone in lacrime a dare l’ultimo saluto a Sara Milo, e a stringere i genitori e il suo fratellino di appena dieci anni, in un abbraccio carico di affetto.

Per la 17enne travolta a Marina di Castagneto, da un’auto guidata da un uomo di 37 anni con un tasso alcolemico risultato tre volte superiore al consentito, i genitori hanno voluto una bara bianca. Dello stesso colore dei tantissimi fiori che hanno invaso la chiesa dell’Argingrosso SS. Nome di Gesù ai Bassi, dove don Alessandro ha officiato i funerali e rivolgendosi ai genitori, papà Sergio e mamma Emanuela, prendendo spunto dal passo del Vangelo, ha detto loro di farsi forza, di continuare a “Mangiare il pane della speranza indicata da Dio, affinché la vostra vita riprenda con il ricordo di Sara per sempre vivo nei nostri cuori”.

Centinaia le persone in lacrime, tantissimi gli amici arrivati da tutta la Toscana. “Questa sera, grazie a voi così numerosi, conosco una Sara nuova che prima non conoscevo, così tanto amata da tutti – ha detto al termine della celebrazione papà Sergio -. Grazie all’affetto caloroso di tutti voi, le nostre lacrime di dolore si sono trasformate in lacrime di gioia. Ho visto Sara fare la prima Comunione e la Cresima, e avrei voluto accompagnarla all’altare. L’ho accompagnata oggi come sposa del Signore”.

Non la dimenticheremo, hanno detto le amiche che erano con lei al momento dell’incidente. “Vogliamo ricordarla come l’abbiamo vista quell’ultima sera. Spensierata e col sorriso sulle labbra”. Un’altra amica, contenendo a stento le lacrime, ha ricordato infine il suo primo giorno di scuola alle elementari, quando l’ha vista e conosciuta per la prima volta.

Infine tutte insieme hanno cantato la toccante canzone di Marco Mengoni ‘Mai e per sempre’ dopo aver letto la commovente poesia di Holland ‘La morte non è niente’, distribuita a tutti in un foglio con un grande cuore. “Resterai per sempre nei nostri cuori – ha detto una delle sue insegnati del Liceo Galileo Galilei -. Insieme alle tue amiche ti ricorderemo con tantissime iniziative che porteranno il tuo nome. Faremo in modo che nessuno ti dimentichi mai”. La piccola Sara riposa ora nel cimitero di Soffiano. 

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