Alfredo Martini, l'ultimo saluto alla leggenda del ciclismo: il feretro portato in spalla da cinque campioni del mondo

Ai funerali nella pieve di San Martino hanno partecipato oltre mille persone. Il ct azzurro Cassani commosso: "Ho avuto due padri: il secondo è stato Alfredo". La decisione del Comune di Firenze: due impianti sportivi saranno intitolati a Martini / IL FUNERALE: LE FOTO / L'ULTIMO SALUTO ALLA LEGGENDA DEL CICLISMO / CAMERA ARDENTE-FOTOILUTTO NEL CICLISMO: I TWEET DEI CAMPIONI / LA VISITA DELLA NAZIONALE DI CICLISMO A CASA DI ALFREDO MARTINI: FOTO / LE IMMAGINI DI UNA LUNGA CARRIERA / LA DICHIARAZIONE D'AMORE AL CICLISMO (VIDEO) / SU NIBALI NEL 2011: "HA UN GRANDE AVVENIRE" / ADDIO ALFREDO MARTINI / PRODI ALLA CAMERA ARDENTE

L'ultimo saluto a Sesto Fiorentino ad Alfredo Martini, ex ct della nazionale di ciclismo (Germogli)

L'ultimo saluto a Sesto Fiorentino ad Alfredo Martini, ex ct della nazionale di ciclismo (Germogli)

Sesto Fiorentino, 27 agosto 2014 - I campioni del mondo di ciclismo Paolo Bettini, Moreno Argentin, Maurizio Fondriest, Giuseppe Saronni e Francesco Moser hanno portato a spalla il feretro del commissario tecnico azzurro, Alfredo Martini, morto lunedì sera a 93 anni dopo una lunga malattia. I funerali si sono tenuti oggi pomeriggio a Sesto Fiorentino. I grandi campioni hanno così dato l'ultimo omaggio a chi li guidò in imprese sportive che rimarranno vergate nella storia.

Alla cerimonia hanno partecipato oltre mille persone, provenienti da tutta Italia, e grande è stato l'affetto tributato al 'grande saggio' delle due ruote tanto che la camera ardente è rimasta allestita ben oltre l'orario previsto per consentire a tantissimi di dare l'ultimo saluto ad Alfredo Martini. Gremita, poi, la pieve di San Martino, dove si sono tenute le esequie. Al momento dell'arrivo, la salma è stata accolta da un lungo applauso e notevole è stata la commozione tra i presenti. Ai funerali hanno preso parte anche il presidente della Federazione ciclistica italiana, Renato Di Rocco, e l'attuale ct della Nazionale azzurra, Davide Cassani.

E proprio quest'ultimo, prendendo la parola nel corso del partecipatissimo funerale, ha detto: "Io ho avuto due padri: il secondo è stato Alfredo". "Sono diventato ct a casa sua", ha aggiunto commosso Cassani, ricordando anche che, ancor prima, era stato Martini a dargli la possibilità di realizzare il suo "grande sogno: mi ha chiamato ben nove volte in nazionale nonostante non fossi un campione. Forse perché prima del campione Alfredo cercava un uomo, qualcuno che potesse aiutarlo nel suo progetto: lui non era un campione, era qualcosa di diverso".

Anche l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, ha voluto salutare, con un messaggio personale letto durante i funerali a Sesto Fiorentino, il grande ct della nazionale azzurra di ciclismo Alfredo Martini. Nel documento, Betori ha ricordato di aver chiesto l'opinione di Martini in merito alla celebre fotografia del passaggio della borraccia tra Coppi e Bartali, su chi fosse stato tra i due a cedere l'acqua al rivale. Un enigma mai chiarito con certezza. Ma "Alfredo Martini mi rispose - spiega nella lettera il cardinale Betori - che questo dato era del tutto secondario: quello che contava, mi disse, era che tra due uomini ci fosse stato un gesto di rispetto e fiducia del genere".

Ai funerali erano presenti anche la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, il sindaco di Sesto Sara Biagiotti, il presidente della Provincia Andrea Barducci,  il vicesindaco di Firenze Cristina Giachi.

DUE IMPIANTI SPORTIVI PORTERANNO IL NOME DI ALFREDO MARTINI

Quest'ultima dopo il funerale ha annunciato la decisione presa dal sindaco Dario Nardella: porteranno il nome di Alfredo Martini l'impianto sportivo recentemente costruito nei pressi del ciclodromo di San Bartolo a Cintoia e il circuito della gran fondo Firenze-Fiesole, che ha fatto parte del percorso dei Mondiali di ciclismo su strada dello scorso anno, che sara' ripetuta ogni anno.

"Con Alfredo - ha sottolineato Giachi - abbiamo perso un grande uomo e un grande sportivo, che ha dedicato la vita al ciclismo, impegnandosi molto con i giovani, trasmettendo loro i valori sani dello sport e lasciando a tutti una lezione fondamentale: il successo, sportivo o di altra natura, non vale nulla se dietro non ci sono uomini e donne degni di rappresentare i sogni di tutti". E ora "con queste due intitolazioni lo vogliamo ricordare e ringraziare per quello che ha fatto per la nostra citta': Firenze ha ospitato i Mondiali di ciclismo anche grazie all'autorevolezza e all'impegno di Alfredo, che ci ha creduto fin da subito, presiedendo il primo comitato che ne chiese la candidatura".

 

Presente al rito funebre anche il Gonfalone della citta' di Firenze. "La zona di San Bartolo a Cintoia - ha spiegato Giachi -  è molto frequentata dagli sportivi e la presenza di un impianto dedicato ad Alfredo è  l'occasione affinché venga ricordato ogni giorno dagli sportivi e non solo che abitano o gravitano in quell'area".

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro