Forteto, cinquecento pagine per scagionare il “profeta”

Depositati i ricorsi: Zilletti torna a difendere Fiesoli. Fa appello anche la procura

Rodolfo Fiesoli

Rodolfo Fiesoli

 Firenze, 4 novembre 2015 - Mentre si parla ancora della sentenza di primo grado, è scoccata l’ora dell’AppelloSono stati depositati i ricorsi alla sentenza Forteto: ricorreranno ai giudici di secondo grado tutti i condannati, ma ha impugnato la sentenza scritta dal collegio presieduto da Marco Bouchard anche il pubblico ministero Ornella Galeotti. Questo perché il dispositivo conteneva delle assoluzioni e pure delle condanne inferiori a quanto da lei richiesto, ma soprattutto perché in questo modo potrà chiedere di essere “applicata” al nuovo processo, ovvero sostenere di nuovo l’accusa, da sola o affiancata da un procuratore generale.

Ovvio che l’attenzione si concentri sull’appello presentato dalla difesa di Rodolfo Fiesoli. Si comincia subito con una novita. L’avvocato Lorenzo Zilletti torna a difendere il “profeta”, fondatore e capo della comunità condannato alla pena più pesante: diciassette anni e mezzo.Era il 9 febbraio quando, nel bel mezzo del dibattimento, il penalista fiorentino abbandonò il processo in segno di protesta verso una decisione del tribunale. Vale la pena ricordare che il collegio presieduto da Marco Bouchard si era appena insediato dopo che la Cassazione aveva stroncato la ricusazione presentata dalle difese.

Adesso Zilletti argomenta la difesa di Fiesoli con un ricorso di ben cinquecento pagine. Ma anche gli altri legali hanno scritto molto. In primo grado, oltre a Fiesoli, erano stati condannati per abusi l’“ideologo” Luigi Goffredi (8 anni), Daniela Tardani (7 anni) mentre per maltrattamenti Francesco Bacci (3 anni e 6 mesi), Angela Maria Bocchino (1 anno), Mariella Consorti (3 anni e 6 mesi), Marida Giorgi (1 anno), Silvano Montorsi (3 anni e 6 mesi), Stefano Pezzati (4 anni e 6 mesi), Gianni Romoli (3 anni), Stefano Sarti (3 anni), Elisabetta Sassi (3 anni), Luigi Serpi (4 anni e 6 mesi), Francesca Tardani (3 anni e 6 mesi), Elena Maria Tempestini (3 anni e 6 mesi), Mauro Vannucchi (4 anni e 6 mesi). Nelle richieste, vi è anche la domanda per la sospensione dell’esecuzione delle provvisionali a favore delle vittime riconosciute dalla sentenza di primo grado. A tal proposito, è probabile che venga fissata un’udienza d’appoggio deputata a chiarire proprio questo aspetto dei risarcimenti.

Adesso, la palla passa alla cancelleria della Corte d’Appello, che dovrà fissare la data dell’udienza ma soprattutto il collegio giudicante. Visti i precedenti (vedi l’esempio del giudice Cannizzaro, che in passato, dal tribunale dei minori, aveva assegnato ragazzi al Forteto e poi, dalla Corte d’Appello, disse sì alla ricusazione del collega Bouchard sollevata dalle difese degli imputati), non si tratta proprio di un dettaglio.

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