Boom di Pasqua, Firenze sorride: già esaurito il 95% degli alberghi

Bene il centro storico, più indietro la periferia: "Segnali positivi"

Piazzale Michelangelo a Firenze (foto Marco Mori/New Press Photo)

Piazzale Michelangelo a Firenze (foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 1 aprile 2015 - Freddo o caldo, sole e pioggia, ammirare dal vivo i capolavori rinascimentali fiorentini ha sempre il suo fascino. Non come al mare o in montagna, che quando è brutto tempo il turista medio va in crisi. Ed è per questo che a Pasqua, diversamente che in altre zone toscane, a Firenze arriveranno tanti turisti. Le previsioni sono buone e in questi giorni raggiungeranno la città gigliata italiani, ma anche statunitensi, orientali, europei. Un flusso eterogeneo che fa guardare al futuro con più fiducia.

"Dopo sei anni di stallo – commenta Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Firenze – si vedono finalmente segnali positivi. La stagione sembra partire bene. Non siamo al tutto esaurito, ma per il fine settimana di Pasqua e per Pasquetta l’occupazione media delle camere varia ad oggi dal 75% delle strutture alberghiere periferiche al 90-95% degli alberghi del centro storico. Crediamo che nei prossimi giorni, a ridosso del fine settimana pasquale, ci saranno anche nuove prenotazioni".

Un sospiro di sollievo per gli imprenditori del settore, soddisfatti anche della revoca dello sciopero dei lavoratori dei servizi aggiuntivi dei musei statali. Uno stop che avrebbe messo a rischio l’apertura di Uffizi e Galleria dell’Accademia nei giorni clou di sabato e domenica.

"Per fortuna, perché il danno alla città sarebbe stato notevole", sottolinea Bechi. "Lo ha scongiurato un atto di responsabilità da parte del ministero, ma anche da parte del sindacato, che ha fatto un passo avanti". Sciopero a parte, Firenze, dal punto di vista delle presenze turistiche, andrà meglio che del resto della regione e lo conferma anche un’indagine del Centro Studi Turistici, secondo la quale il 50% delle prenotazioni nelle strutture toscane riguarda appunto le città d’arte, mentre il 25% sono quelle con destinazione campagna e collina, 15% nella costa e 10% nelle località termali. Rispetto allo scorso anno, gli operatori stimano che non ci saranno grossi aumenti di presenze, anche perché a spostarsi saranno soprattutto le famiglie italiane, che approfitteranno del periodo di vacanze scolastiche per una gita fuori porta, con pernottamenti al massimo di uno o due giorni. Ma sarà un buon inizio di stagione, con prospettive di aumenti rispetto al 2014 a partire in particolare dai ponti del 25 aprile e primo maggio. "Non dimentichiamoci – conclude il presidente di Federalberghi Firenze – che questo è l’anno di Expo. Firenze si è impegnata molto per intercettare il flusso dei visitatori dell’esposizione universale e crediamo che sarà una delle realtà italiane che più beneficerà di questo grande evento".

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