Mercoledì 24 Aprile 2024

Una messa per i senzatetto che hanno perso la vita

Nella chiesa di San Tommaso con la Comunità di Sant'Egidio

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Firenze, 1 febbraio 2015 - Molti lo ricordano, per quella sua cordialità non invasiva, quando peregrinava nella stazione centrale e per le strade della città cercando un approdo. “Indimenticabile”. Questo è Vezio per la Comunità di Sant'Egidio e per quanti lo hanno conosciuto, come anche la Ronda della carità. E nel nome di Vezio anche ieri mattina è stata celebrata una messa nella chiesa di San Tommaso, sede di Sant'Egidio, per ricordare tutti i senza fissa dimora, riunirli, fare memoria di quelli che se ne sono andati lungo gli anni, da Vezio, per l'appunto a Vendulka morta il 3 gennaio in piazza dei Ciompi, a Robert, fino al romeno scomparso nell'incidente alla stazione pochi giorni fa.

Si fa memoria di un uomo di 45 anni trovato morto il 6 aprile 2014 vicino al Ponte all'Indiano dove era solito chiedere l'elemosina, i due scomparsi lo stesso giorno, il 15 luglio 2014, il luoghi diversi di Firenze, l'uno fiorentino e l'altro rumeno. E c'è Stefano e con lui un altro amico che si è "addormentato" nella campagna, nei pressi di Settignano, e ancora Giancarlo e un senza fissa dimora che ha concluso i suoi giorni su un treno a Rifredi. E' come comporre un fiore con settanta petali, settanta nomi, settanta persone conosciute in più di vent'anni. A ciascuno dei loro amici, al termine della liturgia, sono stati donati una gerbera e l'immagine di Gesù che placa il mare in tempesta, con una preghiera: "Signore nostro Dio, che ti sei degnato di navigare assieme ai tuoi santi discepoli e hai sgridato i venti in tempesta, ordinando alle onde del mare di tornare in bonaccia, tu stesso anche ora naviga con noi e, nell'ora della prova, calmando ogni vento contrario, fa alzare la bonaccia, divenendo dovunque nostro soccorso. Perché tu, o Dio, sei buono ed amico degli uomini". Poi San Tommaso è diventata una grande mensa e tutti si sono fermati a pranzo. La storica pasticceria 'Cucciolo' di via del Corso ha portato alla tavola 150 bomboloni mentre il caffè è stato offerto dalla caffetteria 'Raffaella' di via Santa Caterina.

Michele Brancale