Alcol e movida, il prefetto dice basta. Presidi fissi contro i tour della sbronza

La riunione operativa: vigili anche in Santo Spirito dalle 22 alle 4 del mattino / Quindici euro e fai l’alcol tour. Sbronza libera nei pub del centro

Movida e alcol

Movida e alcol

Firenze, 3 settembre 2014 - DEFINITO a inizio agosto anche grazie alla adesione e al contributo di proposte del Quartiere 1, delle associazioni di categoria del commercio e del comitato ‘Noiquandosidorme’ in rappresentanza dei residenti del centro, il «patto» per il divertimento in sicurezza e il decoro delle notti fiorentine nelle piazze-ritrovo è ora applicabile. Da domani per quanto riguarda impiego e diversa redistribuzione delle forze dell’ordine; da martedì prossimo — da quando cioè sarà siglato il protocollo — anche per i provvedimenti contro gli abusi e gli accessi legati all’alcol. Il protocollo infatti è comprensivo di ordinanze sia sulla vendita per asporto, che contro i cosiddetti alcol-tour. Più in genere, contro tutte le forme di promozione alcolica che incidono sulla sicurezza e sulla salute delle persone. Perché, come si dice a Firenze, non è il bere: è il ri-bere.

Decisivo il vertice in prefettura di ieri terminato a tarda sera, presenti il padrone di casa a palazzo Medici Riccardi prefetto Luigi Varratta, il sindaco Dario Nardella con l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini accompagnato dal comandante della polizia municipale Marco Seniga, il questore Raffaele Micillo, il colonnello Andrea Taurelli Salimbeni comandante provinciale dell’Arma. SUBITO le misure più urgenti: più controlli in Santo Spirito. Per impedire che diventi una zona franca. Due pattuglie fisse di vigili dalle 22 fino alle 4 del mattino, nei giorni di giovedì, venerdì e sabato, a partire da domani giovedì 4: viene così esteso anche qui il ‘modulo’ già in atto a Sant’Ambrogio e a Santa Croce dove sono presenti due pattuglie fisse di forze di polizia. Quadrifoglio — lo aveva già chiesto — lavorererà (dalle 2 del mattino) con mezzi «scortati» da forze dell’ordine. Palazzo Vecchio aveva riproposta questa specifica misura, il prefetto l’aveva accolta e e ciònonostante qualche sera fa c’è stato un moto di ribellione contro le pulizie notturne post-bivacchi. Per un bere responsabile e allegro: altri punti focali del ‘patto’ — cui hanno aderito anche i rappresentanti dei residenti e dei minimarket — sono l’orario unico di chiusura dei locali alle 2 (coi minimarket che non potranno vendere alcol dopo le 22) e la pulizia dei sagrati e delle piazze, sempre alle 2. Il portavoce di una parte numerosa dei minimarket, Paras Gogia, si era impegnato fin dal mese scorso, a tutela dei commercianti che si comportanto in maniera corretta e responsabile.

IL CIELO STELLATO sopra di me e la legge morale in me, dissertava il filosofo Kant, però com’è faticoso tollerare determinate scene: individui ubriachi fradici addormentati in piazza alle cinque del mattino, bivacchi e distese di lattine e bottiglie sui gradini della Basilica, la facciata della stessa usata come latrina, la musica altissima sparata dai punkabbestia. Dehors abusivi e chioschi illegali che spinano la birra. Fino come detto al principio di rivolta (solo di certi personaggi di una certa movida) ‘scoppiata’ poche sere fa mentre la polizia municipale e Quadrifoglio con gli idranti cercavano di riportare Santo Spirito al suo naturale arredo urbano.

LE MISURE decise avranno carattere sperimentale, suscettibili di variazioni e di aggiustamenti in corsa. Ma dopo la tensione delle scorse notti, erano diventate improcrastinabili. Gli agenti quindi continueranno a presidiare le piazza, e in specie Santo Spirito, perché non diventi una zona franca dove è lecito ogni eccesso, anche gratuito. In questa circostanza invece non si è parlato della possibilità di far installare dei bagni chimici, almeno un paio. giovanni spano giovanni.spanolanazione.net

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