Cassetti di lusso sul Ponte Vecchio: gran soirée, l’ora delle emozioni

Firenze, 30 ottobre 2014 - Pura emozione. Per un incontro che lega arte, cultura, lusso, storia, artigianalità vera, mito di fiorentinità. Sono queste le suggestioni che ieri sera hanno vissuto gli ospiti della famiglia Cassetti che ha festeggiato ufficialmente l’apertura sul Ponte Vecchio al numero 52r della boutique di alta orologeria Vacheron Constantin, la più antica maison al mondo che data 260 anni.

Fondata nel 1755 da Jean Marc Vacheron nel centro di Ginevra, diventata oggi faro di precisione e preziosità assoluta. Orologi come opere d’arte. E così torniamo all’emozione del luogo perché tutti sanno qual è il significato mondiale del Ponte Vecchio, adesso ancora di più perché sopra le due vetrine delle meraviglie di Vacheron Constantin si svela molto ben illuminata (dopo il dono bellissimo del giugno scorso da parte della famiglia di Stefano Ricci per la città) una "Madonna con bambino e San Giovanni" di Giovanni da San Giovanni, ricordo dell’antico Oratorio del Santo Sepolcro che nel 1313 passò ai Cavalieri di Malta.

"Ed era proprio destino che si facesse questo matrimonio tra Cassetti e Vacheron Constantin – racconta Filippo Cassetti – perché il simbolo della maison di orologeria è proprio la Croce di Malta che è anche incisa qui sul Ponte da allora". Calici in alto col vino di famiglia delle Filigare, ghiottonerie come panini tartufati di Procacci, gelato di Vivoli e cioccolato di Rivoire, nel segno della vera Firenze per i tanti ospiti che hanno salutato Maria Grazia e Andrea Cassetti, i fratelli che hanno raccolto l’eredità artistica su argento e preziosi del babbo Renzo Cassetti che ha fondato l’azienda nel 1926, Carlo Burchi, l’amministratore delegato di Vacheron Constantin Italia Marco Pagani, e i dirigenti della maison svizzera Enrico Riccardi e Francesca Lucioni. Molto ammirato il libro, ricco di disegni di significato, che Andrea Cassetti ha dedicato alla storia dei due marchi e dello stesso Ponte Vecchio con la santa edicola della Vergine che Filippo Cassetti spera di poter presto restaurare.

"Essere qui è meraviglioso, con questi tramonti si sceglieranno bellissimi orologi – dice l’ad Marco Pagani – dall’apertura in aprile a oggi le vendite sono andate molto bene e i risultati sono eccellenti".