Le divise rassicuranti

Il commento del capocronista Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Firenze, 19 aprile 2015 -  La rapina di via Gioberti deve fortemente allarmare, far riflettere e immediatamente far moltiplicare gli sforzi per avere in mano il controllo dei rioni, che siano del centro storico o della periferia. Tutti convolti, nessuno escluso: dalle istituzioni alle forze dell’ordine, alle associazioni di categorie, dai comitati di strada, ai vicini di vetrina.

Ci sono quattro elementi da evidenziare sul colpo di venerdì: l’ora in cui è avvenuta la rapina (le 11 di mattina); il luogo (una delle strade più affollate della città); la sfrontatezza (il volto scoperto dei rapinatori); il modus (la violenza di fronte alla reazione). Quattro elementi che dicono chiaramente che siamo di fronte a criminali senza scrupoli, gente cattiva dentro, pronta a picchiare e chissà a fare cosa durante una fuga.

Alta la guardia quindi. E necessarie risposte e reazioni adeguate. Anche perché il venerdì della violenza è stato alimentato da un altro blitz inquietante (il 90enne picchiato in casa a Careggi, due fermi quasi immediati della polizia, per fortuna). I commercianti chiedono più controlli. Via Gioberti è un centro commerciale all’aria aperta del resto. Sono legittime richieste. E sul tema sicurezza spesso ci si scontra con risorse esigue e personale ridotto all’osso se si parla di forze dell’ordine. Ecco quindi che le telecamere (o sicurezza passiva) diventano ovunque un toccasana, un deterrente.

Ma una divisa, lo abbiamo detto tante volte, rassicura gli onesti e mette in guardia i malintenzionati. E le divise, oltre a polizia e carabinieri, possono essere anche quelle dei vigili urbani, non impegnati solo a fare multe, ma anche a chiedere semplicemente al commerciante: "Come va oggi?".

Buona domenica.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro