Ecco le strisce che vogliamo

Il commento del capocronista Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Firenze, 28 marzo 2015 - Premettendo che queste sono le uniche strisce che vogliamo (il nostro cuore contempla solo il Viola), La Nazione scende di nuovo in campo e sposa la battaglia per rifare, in tempi rapidi e in tutta la città (dal centro alla periferia), i passaggi pedonali. E lo chiediamo a gran voce, (come l’altra settimana abbiamo invocato provvedimenti urgenti e risolutivi per il decoro della città) dopo che ieri un residente della zona di piazza d’Azeglio ha preso la vernice bianca e ha iniziato a dipingere le strisce laddove sono talmente scolorite da esser rimaste parte fossile sull’asfalto poggi e buche.

Il sindaco Nardella conosce bene il problema e sa quanto importante è la cura delle piccole, grandi cose della città. Ad un incontro sulla città metropolitana, alcune settimane fa, una signora chiese la parola e fece due domande: una pertinente, sulla cultura diffusa e l’altra, chiedendo scusa dell’intrusione, proprio sulla necessità di rifare le zebre sull’asfalto.

Le strisce sono rassicuranti, oltre che necessarie per il codice della strada, proprio per le persone più deboli a partire dagli anziani, dalle mamme (e i babbi) con i passeggini, dai bambini. Del resto Nardella si era impegnato a portare avanti una programma preciso a gennaio scorso: rifare i 5200 attraversamenti pedonali quando, indossata la pettorina arancione, aveva fatto un sopralluogo in via Circondaria. Spesa prevista? 250mila euro l’anno con tanto di task force coordinata dalla società partecipata Sas. Ecco, stiamo aspettando che le uniche strisce utili possano essere nuovamente incollate. E da domani marchiamo stretto sindaco e Sas per l’attuazione del piano. Buona domenica.

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