Fiorentina-Torino, Pioli: "Siamo in crescita, ma voglio più precisione"

Il tecnico viola presenta la gara contro i granata: "Loro arriveranno determinati, ma lo saremo anche noi"

Stefano Pioli nella conferenza stampa prima di Fiorentina-Torino

Stefano Pioli nella conferenza stampa prima di Fiorentina-Torino

Firenze, 24 ottobre 2017 - La Fiorentina si prepara alla sfida contro il Torino (mercoledì 25 ottobre, al "Franchi", inizio alle 20.45) e va alla ricerca della continuità dopo i successi su Udinese e Benevento. Il Torino, reduce da un periodo negativo (2 punti in quattro partite, anche a causa dell'assenza di Belotti) certamente arriva a Firenze con la rabbia in corpo e, comunque, buone qualità. "Loro non sono in crisi _ dice l'allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli_  si tratta di una squadra che ha un potenziale offensivo importante a prescindere da Belotti. E' una squadra costruita per  tornare in Europa. Ci troveremo un avversario determinato, così come lo saremo noi. E' stato importante cominciare bene questa settimana molto importante, ma ora dobbiamo dare continuità". 

Pioli è soddisfatto dal processo di crescita della squadra, dopo nove giornate il bicchiere è mezzo pieno: "Le nostre prestazioni, individuali e collettive, sono in crescendo. Mancano il pareggio con la Sampdoria e la vittoria con l'Atalanta, ma non mi piace fare questa valutazione adesso. Abbiamo giocato solo nove partite. Le valutazioni le faremo a gennaio". Intanto, però, Pioli chiede più attenzione alla squadra: "Dobbiamo limitare al massimo errori gratuiti, non perdere palloni banali, essere più precisi".

Stimolato dai giornalisti Pioli torna sul cambio di Simeone a Benevento: "L'ho tolto perché lo volevo più brillante, ma questo rientra nella normalità. Chi è entrato ha fatto bene, non penso solo a Babacar, ma anche a Lo Faso Cristoforo" . Da ex allenatore della Lazio,Pioli commenta anche il casso delle immagini di Anna Frank con la maglia della Roma, il gravissimo episodio di antisemitismo: "E' un episodio da condannare, ma non condannerei un'intera tifosetia. E'' una piccola minoranza. Allo stadio bisogna che arrivi gente con entusiasmo, toni giusti, passione sportiva. Con l'Udinese avevamo un bellissimo stadio, con tanti giovani Il calcio va vissuto con passione e rispetto".

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