Fiorentina, Pioli: "Non voglio una squadra 'normale'. Pochi gol? Serve più precisione"

Il tecnico viola parla alla vigilia della sfida con il Milan. Fischio d'inizio sabato 30 dicembre alle 12.30

Stefano Pioli nella conferenza stampa prima di Fiorentina-Milan

Stefano Pioli nella conferenza stampa prima di Fiorentina-Milan

Firenze, 29 dicembre 2017 - "Alla gente dico di venire allo stadio, la nostra squadra è da seguire per la voglia di mettere tutte le qualità che abbiamo. Affrontiamo un club prestigioso, ma noi siamo la Fiorentina e vogliamo toglierci delle soddisfazioni. Io ho comprato 30 biglietti". L'allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli, è convinto che, nonostante l'orario (12.30) e la giornata semifestiva (o, forse, anche per questo), la sfida contro il Milan non deluderà i tifosi, almeno sotto il punto di vista dello spettacolo. Pioli non si fida della classifica dei rossoneri, per altro caricati dal successo nel derby di Coppa Italia con l'Inter: "Per le prestazioni che ha fatto, per la rosa che ha e i numeri che mette in campo il Milan ha una classifica troppo penalizzante, ha giocatori di qualità e personalità".

Pioli è soddisfatto per il percorso fatto finora dalla squadra: "Siamo partiti un po' lunghi, ma siamo cresciuti, abbiamo entusiasmo e voglia di fare. La squadra è diventata squadra". Punto dolente, però, sono i pochi gol segnati.: "Per la mole di gioco che facciamo e per il numero di tiri che facciamo, dobbiamo essere più precisi. Stiamo lavorando su qualità e determinazione".

Certo, dopo una serie di risultati positivi è stato decisamente un passo indietro quello della Coppa Italia contro la Lazio: "A Roma abbiamo fatto troppi errori, forzato troppe giocate e abbiamo temuto i ritmi troppo bassi nel primo tempo. Se non siamo intensi e se non alziamo il ritmo diventiamo prevedibili".

Il tecnico viola conta di recuperare Pezzella in difesa e cerca punti preziosi in quello che è una sorta di scontro diretto per l'Europa League: "In lotta per il sesto posto ci sono squadre più attrezzate di noi, ma dobbiamno essere ambiziosi e giocarcela con tutti. Noi dobbiamo sempre pensare a vincere le partite: se ne vinceremo tante, vorrà dire che potremo lottare fino alla fine anche noi per l'Europa. Se caliamo del 5% diventiamo una squadra normale e noi non vogliamo esserlo".

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