Mercoledì 24 Aprile 2024

Verona-Fiorentina, Gomez va a sfidare Toni: caccia al gol dopo 8 mesi

Mario di fronte a un bivio. E la squadra viola dipende dalle sue reti / ALLE 15 SUL NOSTRO SITO LA PARTITA IN TEMPO REALE / "PRONTI A TORNARE A VINCERE" / MONTELLA PUNTA SU GOMEZ: "SIAMO CARICHI"

Gomez  (Germogli)

Gomez (Germogli)

Firenze, 23 novembre 2014 - SONO passati duecentocinquanta giorni dall’ultimo gol di Gomez, un destro basso che modestamente bucò Buffon (Europa League, 1-1 a Torino). Quasi cento giorni fa invece la zuccata che sorprese Keylor Navas, in porta al posto di Casillas nel Real Madrid (partita amichevole, ma gol di lusso a Varsavia). Oggi pomeriggio dopo il doloroso digiuno Mario proverà a tenere fede a se stesso: «Devo parlare poco e segnare». Appunto. Altre alternative non ce ne sono e l’attesa riemersione viene considerata funzionale – se non decisiva – per dare spessore alla Fiorentina che sbuca da un perioduccio. Babacar (4 gol, capocannoniere viola) potrebbe partire in panchina nel quadro di un assetto con la difesa a tre, il centrocampo a cinque e il contestato Ilicic accanto o nei paraggi di Gomez.

SE COSÌ davvero fosse, Montella dimostrerebbe di avere le sue idee e di non essere disposto a cambiarle, almeno in partenza, dopo le difficoltà e l’ultimo episodio che ha visto protagonista Ilicic. Ma tutto è molto border line quando si parla di formazione e quindi è meglio accontentarsi delle indicazioni (queste abbastanza certe) sul ritorno al 3-5-2. Assetto a parte, la Fiorentina riemerge da quindici giorni sottotraccia, perché le sconfitte in campionato contro Samp e Napoli più il pareggio acciuffato all’ultimo minuto contro il Paok poca autostima hanno portato a una squadra in deficit di sicurezze.

ANDREA Della Valle ha chiesto più concentrazione, ricordando a tutti i giocatori che possiedono una qualità superiore rispetto a quella di quasi tutti gli avversari: lo stile della chiacchierata ha dimostrato ancora una volta che la proprietà è per la linea soft, convinta che il gruppo abbia potenzialità utili per uscire da qualsiasi stallo.

MONTELLA ha sottolineato che le motivazioni sono altissime ed è sembrato un memo pubblico per se stesso e gli altri: certo non ci sarebbe bisogno di mettere in evidenza un’inclinazione d’animo vincente per chi deve andare in campo e fare il suo dovere, ma in questo momento la Fiorentina ha bisogno di trovare comprensione. Ne avrà in abbondanza dai quasi duemila tifosi che oggi la seguiranno a Verona in una delle trasferte più amate dai fiorentini. Ma non solo per motivi di gemellaggio oggi la squadra avrà bisogno di trovare assistenza morale. Troppe le occasioni perse in passato e anche se il Verona ha un punto in più la Fiorentina è obbligata a vincere se vuole (come dice Montella) rilanciare il suo campionato.