Fiorentina, Sousa: "Tutto ok con la società. Con l'Inter una finale bellissima"

Firenze, 13 febbraio 2016  - "Contro l'Inter sarà una finale, una sfida bellissima che renderà orgogliosi gli amanti del calcio e noi vogliamo essere orgogliosi di vincere". Sorridente e disteso, l'allenatore della Fiorentina, Paulo Sousa, torna in sala stampa alla vigilia della partitissima casalinga contro l'Inter (fischio d'inizio domenica 14 febbraio alle 20.45) e dopo un periodo difficile per l'ambiente viola tra polemiche varie.

Sousa nega che ci siano problemi o addirittura fratture nel suo rapporto con la società: "Si scrivono delle cose per creare e amplificare realtà che non si possono creare. Quando ho visto il presidente Cognigni anche lui era stupito per quello che usciva. Dal primo momento in cui sono arrivato qui il mio unico modo di lavorare è essere frontale onesto, costruttivo, Sono sempre stato molto chiaro. Capisco che si scrivano certe cose, nel calcio è normale, ma non ho dato troppo peso. Ripeto, con la società non è successo nulla".

Sulle polemiche dei tifosi verso la società, Sousa spiega che "loro sono sempre stati vicini alla squadra, così come lo è sempre stata la società, non vedo come possa essere altrimenti. I tifosi si sono espressi a loro modo, vanno accettate le critiche e cercare di parlarne insieme per costruire. Credo che sia un problema di comunicazione che va migliorata tantissimo, ma quello che conta è l'unità di tutte le parti e ovviamente quando parlo di tutte le parti includo anche la società". Per aumentare il clima disteso (almeno formalmente) Sousa ha parole di stima verso la società: "Non capita spesso nel calcio di avere una proprietà stabile, con um'immagine importante, con cui poter programmare a breve, medio e lungo termine".

Riguardo alla frase con cui (rispondendo un sala stampa in occasioone della gara con il Carpi) Sousa indicava fondamentale un'unione tra squadra e tifosi, il tecnico portoghese ribadisce che l'unità è l'unica strada per ottenere risultati: "Tutte le parti vogliono migliorarsi e portare risultati a questa città. Lo stiamo facendo in tutti i modi: io sono sempre onesto. Se in quella frase ho escluso la società chiedo scusa, ma la mia idea è sempre la stessa. Parlo tutti i giorni con il presidente Cognigni e sempre in modo costruttivo".

Tornando alla sfida con l'Inter, fondamentale per le ambizioni di alta classifica della Fiorentina, certo non sarà semplice ripetere la gara dell'andata (4-1 per i viola): "Loro si vorranno rifare, hanno qualità individuali importanti e il loro gioco è diventato più propositivo. Ma rispetto a prima questo li porta a esporsi un po' di più nell'organizzazione difensiva e nella transizioni. Per questo mi aspetto una bellissima partita".

Badelj sarà ancora fuori ("Sta bene, sta lavorando molto ma ha fatto solo due allenamenti con la squadra. Portarlo in panchina tanto per averlo non ha senso. Lo aspettiamo peri prossimi impegni") mentre tutti i nuovi possono giocare, magari non per 90 minuti "in una partita che richiede grande intensità". Sousa aspetta il miglior Kalinic, sicuro che tornerà ai livelli dell'andata: "Nikola ha avuto difficoltà di condizione fisica, i gol arriveranno. Sta migliorando tantissimo dal punto di vista energetico. Forte, intelligente, capisce i tempi". Il tecnico portoghese ha parole dolci per la sua squadra: " Mi rende molto orgoglioso perché sta facendo una crescita di personalità e di carattere. Ha sempre cercato di essere protagonista. I ragazzi lavorano tanto, sono professionisti e credono in quello che fanno".

Sousa non è sorpreso dalla cescita di Milan e Roma ("era ovvio, sono squadre costruite per stare in alto dove siamo noi") ed elogia il tecnico nerazzurro Roberto Mancini per il suo percorso importante e vincente e "per la bravura convincere le società a fare investimenti importanti". Ma la sua Fiorentina, però, sa che deve e può competere con tutti "anche con chi ha fatto investimenti importanti".