Fiorentina, Sousa: "Ho già detto le mie idee alla società"

Alla vigilia della gara contro il Chievo, il tecnico viola torna sul futuro: "Sono chiaro da sempre, frontale con tutti, poi chi comanda decide"

Paulo Sousa durante la conferenza stampa prima di Chievo-Fiorentina

Paulo Sousa durante la conferenza stampa prima di Chievo-Fiorentina

Firenze, 29 aprile 2016 - Vigilia di Chievo-Fiorentina, una gara importante per la Fiorentina (come le ultime due con Palermo e Lazio) per puntellare il quinto posto da sgradite sorprese. il tecnico viola Paulo Sousa mette in guardia da chi pensa a una trasferta facile (si gioca a Verona sabato 30 aprile, fischio d'inizio alle 20.45): "Il Chievo sta facendo un ottimo campionato, sta bene, ha dei princiopi acquisuiti da sempre. Avversario di qualità, rispetto all'andata non hanno cambiato idea di gioco".

L'attenzione, come accade sempre nelle conferenze stampa di Sousa, si sposta sul futuro dell'allenatore portoghese: "Sono stato molto chiaro da sempre, ho sempre esposto la mia idea sia sul pianotecnico tattico che strutturale per una crescita comune. Nella vita è meglio tardi che mai. ho parlato già di diversi modelli sportivi di varie società e solo quelli che comandano possono definure il modello sportivo che vogliono, con il profilo delle persone che lavorano. Ho detto tante volte il modello e il profilo, ho fatto subito le mie valutazioni, le mie analisi, ho esposto quello che ho visto e quello su cui potevamo crescere insieme. Ho continuato a lavorare su punti secondo me importanti. Poi però mi devo relazionare esclusivamente al mio capo. Non posso prendere un ruolo che non è il mio".

Tornando alla gara con il Chievo e alle altre di questo finale di camnpionato, dopo la bella prova contro la Juventus finita con un ko per Sousa "occorre una maturità superiore, in queste partite che mancano tutti noi abbiamo un'occasione di migliorare la mentalità, abbiamo l'opportuinità di creare una mentalità vincente in tutte le partite. Abbiamo la possibilità per crescere ancora nella nostra mentalità e nel nostro approccio, in maturità e gestione dei momenti difficili. Parlo dei giocatori, di me stesso e del mio staff".

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