Fiorentina, quello storico pari a Trieste: 60 anni fa il primo scudetto

Il 6 maggio 1956, la Fiorentina di Bernardini fa 1-1 in casa della Triestina ed è matematicamente campione d’Italia

Una delle pagine della “Nazione” di lunedì 7 maggio 1956 dedicate al successo viola

Una delle pagine della “Nazione” di lunedì 7 maggio 1956 dedicate al successo viola

Firenze, 6 maggio 2016 «Hanno vinto, oggi la bandiera del calcio italiano si identifica con quella della giovane A.C. Fiorentina». Comincia così l’articolo di Giordano Goggioli (storica firma sportiva della “Nazione”) che celebra la vittoria del primo scudetto della Fiorentina, giusto 60 anni fa.

E’, infatti, il 6 maggio 1956 la data magica per la Fiorentina: pareggiando per 1-1 a Trieste (gol di Julinho al 42’ e pareggio giuliano di Brighenti al 44’) la squadra di Fulvio Bernardini si laurea campione d’Italia per la prima volta, a 30 anni dalla sua fondazione. In realtà, il campionato finirà il 3 giugno (con l’unico ko della stagione, il 3-1 in casa del Genoa e il contestatissimo arbitraggio di Jonni di Macerata), ma è proprio il 6 maggio a Trieste che i viola ottengono la certezza del trionfo, con undici punti sul Milan, vantaggio incolmabile a cinque turni dalla fine all’epoca in cui la vittoria vale due punti.

Un pareggio firmato significativamente da Julinho (il campionissimo di quella Fiorentina di campioni) che suggella una stagione entusiasmante, letteralmente dominata da una squadra fantastica, impenetrabile in difesa e micidiale in attacco: in 34 partite la squadra viola chiude con 20 gol subiti (miglior difesa, con un super Sarti tra i pali) e 59 gol fatti (terzo miglior attacco, con “Pecos Bill” Virgili a segno 21 volte) e vari altri record, come il maggior numero di vittorie (20) e il minor numero di sconfitte (1). Ma vanno citati tutti i protagonisti: Sarti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini. E poi Orzan, Toros, Bartoli, Carpanesi, Bizzarri, Mazza, Carpanesi. Senza dimenticare, ovviamente, il presidente Befani e un grandissimo allenatore come Bernardini.

Quel successo sembrava l'inizio di un ciclo straordinario, ma fu seguito da un'immeritata sconfitta nella finale di Coppa dei Campioni (a Madrid contro il Real) e da quattro secondi posti. Per vincere un altro scudetto bisognerà aspettare il '68/'69 con la Fiorentina ye-ye, secondo e ultimo (per ora...) successo nel campionato della squadra viola. Non è solo per questo che quel 6 maggio 1956 è entrato nella leggenda della Fiorentina: quella squadra era davvero straordinaria e a 60 anni di distanza è ancora capace di emozionare tutti i tifosi viola, compresi i tanti (ormai la maggioranza, ovviamente) che non l'hanno vista giocare, ma solo raccontare con entusiasmo da nonni e genitori innamorati della Fiorentina.

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