Mercoledì 24 Aprile 2024

Fiorentina, Gonzalo acciuffa il pari contro il Genoa; quanti brividi a Marassi, finisce 1-1

Primo match del dopo-Cuadrado. Partita non semplice in Liguria per i viola. Rossoblù in vantaggio con rocambolesco autogol di Tatarusanu, poi nel secondo tempo arriva il gol del difensore / MONTELLA: "PUNTO GUADAGNATO MA SQUADRA STANCA A LIVELLO NERVOSO" / TUTTI I NUMERI DELLA GARA / SERIE A, RISULTATI E CLASSIFICA / IL COMMENTO di Alessandro Antico / I TWEET DELLA GARA / LE FOTO DEL MATCH / CUADRADO, ADDIO AI VIOLA: FOTO E VIDEO

Diamanti contro Burdisso

Diamanti contro Burdisso

Francesco Marinari

Twitter: @framar1977

Firenze, 31 gennaio 2015 - Non va oltre il pari a Genova contro il Genoa la Fiorentina, che conquista il punto con un gol di Gonzalo Rodriguez dopo il vantaggio del Genoa su rocambolesco autogol di Tatarusanu. Un match con dei clamorosi brividi finali, con le due squadre che hanno provato a vincere. La prima partita del dopo-Cuadrado dunque è senza infamia e senza lode per il team di Montella, in una serata in cui i rossoblù hanno cercato di dare un senso al loro campionato (non vincono dal 7 dicembre) dando fiducia a Niang, appena arrivato dal Milan. E’ un bilancio tutto sommato accettabile per i viola al Ferraris: da non dimenticare che qui la Juventus ha perso la sua unica partita del campionato.

Segno che, pur nella penuria di punti del Grifone, giocare sul prato ligure non è mai semplice. Ci hanno sempre insegnato che il singolo giocatore non fa la squadra. Ma al fischio d’inizio di Genoa-Fiorentina pesava come un macigno l’assenza di Cuadrado, almeno dal punto di vista mentale. il colombiano inizia la sua nuova vita sportiva a Londra, sponda Chelsea. Un accordo definito in poche ore che, volente o nolente, lascia la Fiorentina orfana del suo principale terminale offensivo.

Del giocatore che salta l’uomo, che crea superiorità numerica. Montella guarda oltre con una formazione super-inedita. Con Diamanti che esordisce dal primo minuto in campionato alle spalle di Babacar. Gomez va in panchina (risparmiato in vista della sfida di Coppa Italia a Roma contro la Roma di martedì) mentre Joaquin, le cui quotazioni sono sempre più alte nel collettivo viola, ha il compito di inventare sulla destra. A sinistra si piazza invece Vargas.

Cercando in qualche modo di far dimenticare l’assenza pesantissima del colombiano andato alla corte di Mourinho. A passare però è il Genoa con l’incredibile quanto sfortunatissimo autogol di Tatarusanu al 19'. Incursione di Niang dalla sinistra, cross rasoterra che passa tutta l’area. Raccoglie Sturaro (dopo questo match passerà alla Juventus) che tira e colpisce il palo: la palla finisce sulla testa di Tatarusanu e da qui in rete.

Un autogol che fa subito il giro di Internet e dei social network, ma Tatarusanu ha colpe solo fino a un certo punto. La Fiorentina subisce il contraccolpo e il Genoa sembra eseguire alla perfezione i dettami di Gasperini: non permettere ai viola il fraseggio, tagliare fuori dal match i piedi buoni del centrocampo di Montella. Non è un caso che la grande occasione del primo tempo per la Fiorentina passi per un delizioso passaggio filtrante di Borja Valero a Babacar.

I viola soffrono in particolare Niang. Sembrava una pedina importante per il Milan (ricordate il tridente delle creste con El Shaarawy e Balotelli?) ora cerca nuova gloria in Liguria, arrivato con un prestito secco. Gasp lo piazza a sinistra del tridente e indovina la mossa. Anche se si spegne un po’ nel secondo tempo, nel primo, oltre all’assist a Sturaro che porta al gol, ha tra i piedi un’altra occasione. Tomovic e Gonzalo lo soffrono ma alla fine, appunto, si spegne un po’. Nel secondo tempo la Fiorentina tiene botta perché, proprio come Niang, il Genoa non sembra quello del primo tempo.

Il gol arriva su palla inattiva: punizione dalla destra, spizzata in area di un difensore del Genoa e Gonzalo che raccoglie di testa vicino al palo segnando il gol dell’1-1. Super-brividi nell'ultima parte di gara, con il Genoa prima e la Fiorentina poi (Gilardino di fronte a Perin) che sembrano avere la palla buona per quelli che sarebbero stati tre punti clamorosi. Fiorentina che gioca gli ultimi minuti tra l'altro con un uomo in più per l'espulsione di Burdisso. Ma alla fine, il match si chiude qui. 

Nota di cronaca: Rizzoli, l’arbitro della finale mondiale, si infortuna al polpaccio e al suo posto, come da regolamento, va il primo addizionale, Di Bello. La Fiorentina resetta la mente e pensa subito alla serata dell’Olimpico di martedì. C’è un cammino in Coppa Italia da onorare, c’è la sfida importantissima con i giallorossi nei quarti di finale.