Fa la spesa ed "esplode" la bottiglia di vino, cliente ferita al supermercato

Quarantenne in ospedale: "Perderò l’uso della mano"

Un ospedale

Un ospedale

Firenze, 27 luglio 2014 - È ENTRATA al supermercato per fare la spesa. Ne è uscita in ambulanza e con la funzionalità della mano destra che non tornerà mai più quella di prima. C.R., 43 anni, ha riportato profonde ferite all’avambraccio, il taglio di un’arteria, di tutti i tendini della mano e del polso, un nervo reciso e un altro gravemente lesionato. Tutta colpa di una bottiglia di vino che secondo la signora è scoppiata all’improvviso. «Era il tardo pomeriggio del 12 luglio — racconta —. Stavo facendo, come mia abitudine, la spesa alla Coop di Ponte a Ema mezz’ora prima dell’orario di chiusura. Ho deciso di comprare un po’ di vino». C. si intende di vini: i genitori avevano un alimentari e lei ha lavorato per 15 anni in un bar. «Ho preso una bottiglia in offerta per guardarla, poi l’ho rimessa a posto per prenderne in mano un’altra. All’improvviso ho sentito accanto a me un gran botto».

Lì per lì non ha capito cosa fosse accaduto, poi ha guardato in terra e ha visto vetri e vino rosso. «Nell’immediato non ho provato alcun dolore — ricorda —. Ma quando ho guardato l’avambraccio destro mi sono accorta che usciva tantissimo sangue, c’era una ferita profonda, riuscivo a vedere l’osso. Ho chiamato subito aiuto». A soccorrerla alcuni clienti e il personale del punto vendita. «Mi hanno fermato il sangue con una cintura e un uomo che aveva nozioni di primo soccorso mi ha fatto sedere e ha cercato di tranquillizzarmi». Poco dopo è arrivata l’ambulanza che l’ha portata al pronto soccorso di Ponte a Niccheri dove è stata ricoverata. «Dopo qualche giorno mi hanno trasferito a Careggi per un intervento di microchirurgia alla mano per ricostruirmi tendini e nervi». Ora è a casa in convalescenza. «Ne avrò per parecchio tempo e mi hanno già detto che non riacquisterò più il totale uso della mano destra».

Con molta probabilità non potrà neanche tornare a fare il suo lavoro di benzinaia . «Non so cosa mi prospetta il futuro, avrò davanti almeno due anni di riabilitazione. Mi ritengo fortunata perché non ho avuto lesioni ancora più gravi: la bottiglia mi ha colpito dopo lo scoppio, non sbattendo in terra, altrimenti mi sarei ferita anche alle gambe». La donna, attraverso il suo legale si è rivolta alla direzione della Coop. «Non incolpo nessuno, saranno loro a stabilire di chi è la responsabilità. Ma la mia vita, dopo una banale spesa, è cambiata radicalmente». Dalla direzione dell’Unicoop Firenze garantiscono che stanno seguendo la vicenda della signora. «Dalle nostre ricostruzioni non si è trattato di uno scoppio ma di una caduta della bottiglia — spiega il responsabile delle relazioni esterne di Unicoop Firenze Claudio Vanni —. Probabilmente in quanto urtata, è caduta schiantandosi sullo scaffale inferiore e ferendo la signora. Il nostro personale è subito intervenuto e attiveremo l’assicurazione, in stretto rapporto con il legale della nostra cliente».

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro