Intervista all'ex campione Chiesa / «E’ Rossi l'arma segreta di Sousa»

Pepito: "Valore aggiunto per i viola’. Puo’ essere decisivo nella lunga corsa per il primo posto"

Giuseppe Rossi

Giuseppe Rossi

Firenze, 7 ottobre 2015 - Enrico Chiesa, quanto crede in un Giuseppe Rossi decisivo per questa Fiorentina?

«Non scherziamo, sarà il valore aggiunto, non solo per la Fiorentina, ma anche per tutto il calcio italiano. Sarà l’arma per aggiungere competitività alla squadra di Paulo Sousa ad alti livelli. Ci vorrà un po’ di pazienza, senza mettergli fretta, considerato quello che ha passato».

E lei, purtroppo, di infortuni seri se ne intende...

«Vero, ma a differenza di lui io non ho avuto una ‘ricaduta’; in casi come questi il processo di recupero è più graduale e ci vuole attenzione. Lo sanno bene staff tecnico e medico».

Proprio perché lei c’è passato, è più un problema agonistico o mentale?

«Mentale, non c’è dubbio. Deve andare via quella paura inconscia che subentra quando giochi veramente. Negli allenamenti ti gestisci, poi in partita è tutta un’altra cosa. E’ un percorso che continua giorno dopo giorno. Noi lo aspettiamo perché sono sicuro che rivedremo il vero Pepito».

Aver segnato è stato importante...

«Fondamentale proprio psicologicamente: gli ha fatto capire di essere tornato un giocatore vero. Il gol per noi attaccanti è tutto, e per Giuseppe deve essere stata l’ulteriore conferma che il momento difficile è alle spalle».

Già, attaccanti. Si può dire che Rossi ricordà un po’ l’Enrico Chiesa versione Fiorentina?

«A parte il fatto che lui è mancino e io sono destro, ma per il resto abbiamo la stessa cattiveria sulla palla quando bisogna metterla dentro. Grinta e scatto bruciante, due caratteristiche simili anche se lui forse da punta centrale non rende al massimo. Ma può svariare alla grande su tutto l’arco offensivo. In ogni caso diamogli tempo di proseguire il suo percorso di crescita che mi sembra già a buon punto».

Ma lei se l’aspettava una Fiorentina così brillante?

«No, ma quando sento parlare di foruna mi arrabbio perché la Fiorentina è stata brava a sfruttare le difficoltà delle altre ed è lì con pieno merito. Spero che non si fermi e soprattutto non si arresti il processo di crescita della squadra, perché i margini sono molto ampi».

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