Firenze, 15 febbraio 2014 - «Poche luci e molte ombre». In questa frase c’è (con l’inevitabile sintesi) la lettura del report del gennaio 2014 (con dati aggiornati a settembre 2013) sull’andamento economico della Toscana, elaborato da Banca Popolare di Vicenza.

Nel terzo trimestre del 2013, infatti, il numero di imprese ha continuato il suo calo (9 in meno ogni giorno, tendenza di -2500 all’anno), in particolare nei settori delle costruzioni e nell’agricoltura e, in parte, anche in manifatturiero e commercio. Non è questo, però, l’unico dato negativo, visto che la crisi si fa sentire sull’intero sistema economico. «La fase di indebolimento della struttura e dell’attività produttiva ha forse toccato il fondo —scrivono i ricercatori di Bpv— come testimoniato dall’andamento della produzione industriale che, sempre nel 3° trimestre, ha evidenziato ancora un calo, -0,1% annuo (-1,8% nel 2° trimestre 2013), registrando comunque il miglior risultato degli ultimi 2 anni».
Tra le imprese, soffrono di più quelle piccole, ovvero quelle che costituiscono la gran parte del tessuto produttivo toscano. Non tutti i settori, però, vanno male ed eccoci ad alcune delle “poche luci”. Ci sono state, infatti, crescite nei settori farmaceutico, metallurgico e meccanico. Male, invece, trasporti, legno e mobilio, calzature, tessile e abbigliamento.
Luci e ombre anche sull’export: «Gli ultimi dati dell’Istat relativi ai primi 9 mesi del 2013 hanno confermato la Toscana come una delle regioni più attive nell’interscambio con l’estero (quinta regione italiana per export e sesta ° per import)», si legge nel rapporto di Bpv. La dinamica delle esportazioni è caratterizzata ancora da un segno “meno” (-2,7% annuo) più accentuato della media nazionale (-0,3%). Un andamento negativo che risente della forte contrazione nel settore dei metalli e prodotti metallici (-37%) al netto del quale l’export regionale registra un buon risultato, pari al +5,8% annuo. Preoccupa la flessione dei consumi (-5,1%), con una piccola crescita delle vendite in ipermercati e grandi magazzini e profonda crisi, invece, per i piccoli negozi. Male, nei primi sei mesi del 2013, il trend degli arrivi turistici (-3,1%), anche se (altra “luce” nel panorama di ombre «Nonostante i recenti risultati poco brillanti, negli ultimi 4 anni i dati relativi al movimento turistico in Toscana permangono comunque ampiamente positivi, con un aumento degli arrivi dal 2008 al 2012 nell’ordine del 10%, grazie alla netta crescita della componente straniera (+18%)».