27 novembre 2013 - A tavola non s'invecchia, recita un vecchio detto. E i “mangiatori” lo sanno, tanto che ci sono quelli capaci di divorare 36 porzioni di primi piatti in una sera.

Paolo Di Cesari di Capannoni è stato davvero una gran mangiatore ed è il vincitore della terza edizione della “Mangiata dei 101 primi piatti” che si svolge ogni anno a Campi Bisenzio. Ad ospitare questo evento gastronomico è sempre il ristorante “Il Campigiano” ed è promosso dall’associazione Cuochi Fiorentini e dalla Confconsumatori di Prato. Le portate sono state servite con tris, tre tipi di pasta per piatto, per tre giri consecutivi con  una pausa di 10 minuti e si è iniziato con le classiche penne al ragù,  farfalle al pomodoro e fusilli con panna e prosciutto per continuare con le lumachine dell’orto,  conchigliette ai formaggi e bigoli alla carrettiera e così via.

Secondo classificato Francesco Scuotto di Pescia con 34 porzioni il terzo classificato il signor Marco Cerbino, sempre di Capannori con 28 porzioni consumate (nella foto i vincitori, insieme agli amici). Si conferma prima classificata tra i bambini sotto i 13 anni Virginia Migliorati di Pistoia con 33 porzioni consumate.

“La manifestazione – spiega Marco Migliorati, presidente provinciale della Confconsumatori di Prato - nasce per diffondere la cultura del mangiare sano e del mangiare prevalentemente alimenti che siano alla base della piramide alimentare come  la pasta che può essere abbinata a condimenti diversi  come le verdure. Resiste il primato dell’americana Elisabeth Bryan di Cleveland con 43 porzioni consumate”.

“Siamo molto contenti di questa edizione – dice Angelo Mazzi dell’Associazione Cuochi Fiorentini - perché abbiamo avuto la partecipazione di tante persone provenienti anche dalla provincia di Lucca il che dimostra l’interesse e il richiamo della manifestazione a livello regionale e per questo motivo abbiamo deciso di diffondere e proporre questa iniziativa anche nelle altre città toscane”.

Le province presenti alla manifestazione sono state Lucca, Pistoia, Firenze e Prato.

di M. Serena Quercioli