Firenze, 25 ottobre 2013 - Sta bene Lapo, batuffolino venuto al mondo in modo rocambolesco ieri:  la giornata di Rabriele e Rossella, giovane coppia fiorentina, era iniziata con la solita routine quotidiana: sveglia, colazione e poi i preparativi per l'asilo per la bimba più grande. Il tutto con grande serenità, anche se Rossella, incinta al nono mese, aveva già qualche contrazione dalla prima mattina: sveglia, colazione e poi i preparativi per l'asilo per la bimba più grande. Il tutto con grande serenità, anche se Rossella, incinta al nono mese, aveva già qualche contrazione dalla prima mattina. “Al corso pre-parto mi avevano detto di star tranquilla. Fino a quando le contrazioni non si sarebbero fatte forti e regolari sarebbe stata inutile la corsa in ospedale".

 

LA CORSA VERSO L'OSPEDALE. E così, con calma si mettono in viaggio verso la Margherita, il reparto di maternità di Careggi dedicato ai parti naturali. Sono circa le 8, la pioggia è battente e il traffico è da urlo. Rossella è seduta dietro, Gabriele alla guida. “La strada era bloccata – spiega il babbo -. Via di Scandicci, via del Filarete, via di Soffiano, una colonna unica e anche se suonavo il clacson era difficile farmi strada”.

 

LA NASCITA INATTESA. Arrivati in via del Ponte Sospeso la situazione si è complicata. “A quel punto la mia compagna ha cominciato a urlare, chiedendomi di accostare, il momento era arrivato. Ho parcheggiato da una parte, ho aperto lo sportello di dietro e Lapo era praticamente già nato. Dopo un attimo di panico in cui non sapevo cosa fare, ho aiutato il bambino ad uscire e l'ho appoggiato sul grembo della mamma”.

 

L'ARRIVO A TORREGALLI. Da quel momento in poi il percorso ha cominciato la sua discesa. La coppia ha chiamato l'ospedale ed è arrivata un'ambulanza che ha portato genitori e neonato a Torregalli, dove sono stati fatti tutti i controlli del caso e i dottori si sono assicurati che Lapo stesse bene. “Avevamo deciso di farlo nascere alla Margherita – spiega Rossella – perché ci piacciono le cose naturali”. E, verrebbe da dire, più naturale di così.

Caterina Gentileschi (http://www.ilreporter.it/)