Firenze, 26 luglio 2012 - L’hanno ribattezzato ‘Libero’:  è un falco pellegrino che oggi domina il cielo fiorentino capace di scendere in picchiata sulla sua preda a oltre 320 chilometri l’ora: non a caso è l’animale più veloce della terra. Ma ha rischiato davvero di fare una brutta fine, attaccato a un’antenna televisiva.

Probabilmente è fuggito dal suo addestratore, pare del Valdarno (così sembra di aver sentito dire Fernando Ferrini, presidente dei Falconieri fiorentini).

Lo ha salvato un giovane: Riccardo Capecchi, che abita in via della Rondinella. Riccardo ha visto il falco fermo sull’antenna tv: e lì il grosso predatore è rimasto immobile per una decina di minuti. Poi ha tentato di spiccare il volo ma un laccio, formato da alcune cordicelle bloccate da una piccola ogiva di acciaio, che aveva legato alle zampe, l’ha bloccato.

L’animale si è messo a testa in giù e ha cominciato ad agitare vorticosamente, e in maniera rumorosa, le ali, tanto da far piegare l’antenna. Riccardo è rimasto di sasso, poi spaventato dalle sofferenze dell’animale, e visto che in giro non c’era nessuno in grado di intervenire, si è munito di forbicioni da giardiniere e forbici e ha raggiunto un primo tetto.

Da lì, in maniera abbastanza temeraria, attraverso una scala appoggiata a una grondaia, è salito sul colmo del secondo tetto. Il falco, ogni tanto, provava a dimenarsi a testa in giù ma, poi, spossato si fermava a riprendere forza. Il giovane salvatore ha tentato di tagliare il cordino con i forbicioni, ma inutilmente.

Poi, alla fine, è salito su un paio di coppi e si è potuto allungare per arrivare vicino alle zampe del volatile con un paio di semplici, ma più taglienti, forbici.

‘Libero’ a quel punto si è reso conto che stavano cercando di aiutarlo e si è messo eretto ed immobile. Uno zac finale e l’animale è subito svanito nel cielo fra gli applausi e le lacrime dei parenti del giovane salvatore.

di Luigi Ceccherini