Firenze, 5 luglio 2012 - Si chiama 'Aegis' ed è un tessuto 'elastico' per salvare gli edifici dai terremoti. 'Aegis' (il nome dello scudo del dio Giove), è una rete in poliestere e acciaio ad alta flessibilità da applicare sotto l'intonaco delle pareti non strutturali di case ed altre costruzioni edili per contenere il rischio di crolli e cedimenti in caso di scosse sismiche. A produrlo è il Gruppo Lenzi di Prato, una delle principali aziende del distretto tessile toscano, attiva da anni sul fronte della ricerca nel campo dei tessuti non convenzionali.

 

Sua la realizzazione di un' ovatta speciale per abiti da cacciatori pensata per salvaguardare chi la indossa dagli impallinamenti accidentali durante una battuta, così come la creazione di un vestito 'antirritante' per le persone
affette da psoriasi. ''Il segreto di Aegis consiste nel coniugare resistenza con elasticità'', ha spiegato l'ad del Gruppo Lenzi, Roberto Fenzi, presentando oggi a Firenze, nella sede di Confindustria Toscana, il nuovo prodotto,
insieme al presidente degli industriali pratesi Giovanni Moschini e all'ingegnere del consiglio superiore dei lavori pubblici Giovanni Cardinale.

 

''Sotto la spinta del sisma, questa intelaiatura non si rompe, come accade con quelle in fibra di vetro o carbonio, molto più rigide, semplicemente si piega, bloccando l'eventuale effetto dei crolli''. Secondo alcuni studi e simulazioni, la resistenza di Aegis sarebbe superiore da 5 a 20 volte rispetto a quella dimostrata dai materiali comunemente usati nella protezione antisismica degli edifici.

 

''Ed è anche un sistema più conveniente - aggiunge Fenzi - per 'ingabbiare' un capannone di 400 mq con Aegis si spende circa 4 mila euro. Per fare la stessa cosa utilizzando fibra di vetro o carbonio si può arrivare a quattro volte questa cifra''. Nel corso dell'incontro, l'ad del gruppo Lenzi ha anche rivolto un appello al governo: ''l'esecutivo sostenga, con incentivi o agevolazioni - ha detto - l'impiego di interventi di protezione antisismica per gli edifici''.