Uffizi, ecco le otto nuove sale dedicate a Caravaggio / VIDEO / FOTO

Cinquanta capovalori nelle nuove sale di colore rosso cremisi dedicate a Caravaggio e al Seicento

Uffizi, nuove sale dedicate a Caravaggio. Nella foto Nardella e Schmidt (New Press Photo)

Pressphoto,Firenze Uffizi, nuove sale dedicate a Caravaggio ed al 600, Dario Nardella ed Eike Schmidt direttore degli Uffizi. Foto Gianluca Moggi /Newpressphoto

Firenze, 19 febbraio 2018  - Hanno atteso in fila per ore, ma alla fine ne è valsa la pena. Quasi cinquemila persone, in prevalenza fiorentini, hanno accolto l’invito del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che in occasione dell’apertura delle sale dedicate a Caravaggio e ai pittori del Seicento, ha aperto ieri le porte del museo gratis, mettendo a disposizione storici dell’arte per visite guidate al nuovo allestimento, caratterizzato dalle pareti dipinte di rosso cremisi.

Un rosso suggerito dalle stoffe e dai parati rappresentati spesso nei quadri del XVII secolo, studiato su un modello tessile dell’epoca e realizzato con pigmenti naturali utilizzati già nel ‘600, come il cinabro. Fra i tanti capolavori, spicca la Medusa di Caravaggio, ora esposta insieme al dipinto con lo stesso soggetto del fiammingo Otto Marsaeus, all’Armida di Cecco Bravo, a una statua romana di Atena con Gorgone e a uno scudo mediceo.

Mentre nella stanza accanto è il celebre Bacco a catturare l’attenzione. Manca invece, al momento, il Sacrificio di Isacco, prestato per una mostra sulla Controriforma a Forlì. E ancora la decapitazione di Oloferne di Artemisia Gentileschi, la Natività di Gherardo delle Notti, il celebre ritratto di Galileo di Justus Sustermans, dipinti di Rubens, Rembrandt e Van Dyck.

«Otto nuove sale per 50 capolavori che, in qualsiasi altro Paese al mondo, basterebbero per realizzare un nuovo museo – afferma il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt –. Questo nuovo allestimento si basa su un approccio tematico e artistico che ispira e stimola la curiosità del visitatore, trasportato così nell’atmosfera del tempo e nella storia delle collezioni medicee. L’intenzione è creare un’esperienza intellettuale sia per i non specialisti, che per gli esperti della materia. Grazie all’accostamento di pittura fiorentina e del resto d’Italia, con dipinti d’oltralpe, si recupera lo spirito internazionale del gusto dell’epoca, aperto a suggestioni provenienti da ogni paese».

L’architetto Antonio Godoli, che con Nicola Santini ha curato l’allestimento museografico e il progetto illuminotecnico, ha spiegato che, riaprendo le ampie finestre a lunetta, si è cercato una combinazione di luce artificiale e luce naturale. Presente al taglio del nastro anche il sindaco Dario Nardella: «Quello inaugurato - sottolinea - è un nuovo ‘mattone’ del museo, perché gli Uffizi sono una sorta di corpo vivente, in perenne trasformazione. La cosa bella degli Uffizi è che sembra una galleria di musei, riferiti ad epoche diverse, epoche che tutte però si intrecciano con la produzione artistica di Firenze. Le nuove sale sono un’altra conquista che può portare ancora più visitatori agli Uffizi».

L’allestimento è stato realizzato anche grazie al contributo degli Amici degli Uffizi e della consorella americana, Friends of the Uffizi. La giornata di apertura è stata pensata in onore di Maria Luisa de’ Medici, l’Elettrice Palatina, che legò le collezioni dei Medici per sempre alla città di Firenze col suo “Patto di famiglia”. E proprio ieri ricorrevano i 275 anni dalla morte dell’ultima discendente della celebre famiglia.

 

 

 

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