In una mostra il confronto tra Oriente e Occidente

I promotori hanno individuato sette temi biblici, invitando poi altrettanti artisti contemporanei a esprimersi secondo il proprio linguaggio, la propria tecnica, sensibilità e libertà creativa

La chiesa di San Pietro in Bossolo a Tavarnelle Val di Pesa

La chiesa di San Pietro in Bossolo a Tavarnelle Val di Pesa

Firenze, 20 settembre 2015 - Un'occasione per riflettere sull’arte sacra contemporanea, attraverso il confronto col passato e con la grande tradizione bizantina. Sono alcuni dei tanti meriti della mostra inaugurata sabato 19 settembre nella pieve di San Piero in Bossolo di Tavarnelle in Val di Pesa e nell’attiguo complesso museale, su iniziativa degli Amici del Museo d’Arte Sacra di Tavarnelle e della Parrocchia, in collaborazione con il Sistema museale del Chianti e del Valdarno fiorentino.

Il titolo della mostra è "Trasfigurazione,Teologia, Iconologia, Simbologia e Iconografia incontro tra Oriente e Occidente”, a testimoniare i tanti aspetti affrontati e sviluppati. Ma l'aspetto più suggestivo è proprio il confronto. I promotori hanno individuato sette temi biblici, invitando poi altrettanti artisti contemporanei a esprimersi secondo il proprio linguaggio, la propria tecnica, sensibilità e libertà creativa. Lo stesso invito è stato rivolto a sette iconografi, che per la loro opera hanno utilizzato i canoni graco­bizantini del VII concilio ecumenico del 787.

Il risultato è un significativo incontro/dialogo fra l’arte sacra orientale e quella occidentale, commentato nel catalogo -  edito da Polistampa -  da studiosi ed esperti quali Franco Cardini, Antonio Natali, Timothy Verdon e l’Igumeno Andrea Wade. Le quattordici opere, allestite e contemplate a coppie, offrono un'inedita alternanza tra iconografia della tradizione bizantina e arte contemporanea.

I temi affrontati sono: la Natività, il Battesimo di Gesù, Pietro Pescatore, la Trasfigurazione, la Resurrezione, la Pentecoste, l’Assunzione di Maria. Gli artisti contemporanei che si sono misurati in questo confornto sono: Antonio Possenti, Giampaolo Talani, Sergio Nardoni, Luca Alinari, Elena Bianchini, Giovanni Maranghi, Filippo Rossi. Gli iconografi Monica Bucci, Cinzia Granata, Giancarlo Pellegrini, Francesca Pari, Alexsandr Stal’nov (unica firma straniera di origini russe), Maria Thea Egentini e Paolo Orlando.   Per Don Franco si tratta di un evento particolare nel suo genere che oltre a ripercorrere gli spazi del museo di arte sacra, della pieve, della sacrestia, dello studio del pievano, è l’occasione per comunicare una nuova funzione dell’arte. “L’arte è trasfigurazione – dichiara – non si limita a riproporre un tema del passato ma lo fa rivivere, lo rende presente e lo traghetta nel futuro attraverso i simboli del sacro”.  La mostra, ad ingresso libero, è relizzata col sostegno di ChiantiBanca, il contributo di Fattoria Valacchi Al Gelso Bianco, UnipolSai e Chianti Valdelsa. Rimarrà aperta fino al 22 novembre 2015. Orari: ven. ore 15,30­19; sab. e dom. ore 9­12 e 15,30 ­19. Info: 338 2956445. L'esposizione è anche l'occasione per visitare il complesso museale, nato nel 1989 con l’intento di rendere fruibili le significative opere sparse nelle Chiese e nelle cappelle del Piviere di San Piero in Bossolo. .

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro