Attesa, tempo e mistero. Le poesie di Fontanella

Presentato a Firenze la raccolta 'L'adolescenza e la notte'

Luigi Fontanella

Luigi Fontanella

Firenze, 1 febbraio 2017 - La poesia di Luigi Fontanella - poeta, romanziere, saggista, italianista docente alla Stony Brook University di New York, che vive tra Long Island e la città del fiore - ha puntualizzato negli ultimi anni, con discrezione ma senza reticenze, la riflessione e lo stupore sul mistero che accompagna la vita e le sue attese. Ne 'L'adolescenza e la notte' (Passigli 2015), recentemente presentato a Firenze dalla Camerata dei poeti, con gli interventi di Carmelo Consoli e Federico Edgar Pucci, ripercorreva la storia di sé attraverso il volto degli altri. Ne 'La morte rosa' (uscito nello stesso anno per le edizioni 'Stampa 2009') l'autore era arrivato a descrivere il cortile di una casa in cui contemplare la propria assenza mentre approdava a un'altra vita, a un'altra stagione. Le premesse erano già contenute in un lavoro di traduzione condotto da Fontanella su 'Le Chimere' dell'inquieto poeta francese Gérard de Nerval (1808-1855). Questo libro, pubblicato nel 2014 nella collana 'Hermes' delle Edizioni L'Arca Felice, con le illustrazioni di Vincenzo Balena, rappresenta il quarto confronto italiano con il poeta francese dopo la traduzione di Parronchi nel '46 per le edizioni Fussi, quindi di Diane Grange Fiori per Einaudi nel 1972 e di Nesti per i 'Taschinabili Bonaccorso' del 2005.

Forse andrebbe fatta una riflessione anche sugli anni in cui sono uscite queste traduzioni. Quella di Fontanella accoglie dopo una lunga familiarità con de Nerval e in tempi di 'post verità' la critica al “libero pensatore” di mestiere, il superficiale o il semplificatore (anche attraverso l'espressione di un'ideologia conchiusa). “Perfino nella materia un verbo resta attaccato”, si canta nella poesia 'Versi aurei', con un evidente riferimento giovanneo: anche da un muro qualcuno ci guarda.

Se si può giocare con le parole, si tratta di uno sguardo non occhiuto, ma di una presenza vitale che supera le figure di miti piccoli e grandi (che nella formazione di de Nerval rappresentano chiavi di lettura, non di rado sincretiste, della realtà), quando la loro fragilità manca del rispetto per il mistero, per qualcosa che va al di là di sé: “Io so perché laggiù il vulcano s'è riaperto.../ ieri tu l'avevi sfiorato col tuo agile piede,/ E a un tratto l'orizzonte s'è di cenere coperto” (il sonetto 'Mirto'). La chimera, che nella mitologia era un mostro a tre teste che vomitavano fiamme, sta a indicare oggi anche la fragilità della rincorsa nell'affermazione di sé. L'uomo da solo (anche nel senso di contro gli altri o sopra gli altri) è polvere. Nella traduzione di Fontanella delle cinque poesie di 'Cristo al monte degli olivi' (cinque sui dodici sonetti de 'Le chimere'), Gesù si misura tragicamente con l'assenza di sé non rinunciando a sperare e a chiamare gli altri: “Uno solo al mondo poteva spiegare quel mistero:/ Colui che diede l'anima ai figli del fango”. E' il padre di tutti i misteri, anche quelli che uno avverte dentro di sé in ordine al tempo, con una possibile riconciliazione delle diverse età della vita.

Attesa, tempo e mistero ritornano anche nei versi scritti da Fontanella, insieme a quelli di altri cinquanta autori, per il numero 50 della rivista internazionale di poesia italiana 'Gradiva' (edita da Olschki), giunta al quarantesimo anniversario. “Stasera s'incrociano/ raggi segni e lancette.../ Che ogni cosa si compia in quest'attesa”. Sono versi di un dialogo col padre e non è facile scrivere a un padre nel momento in cui si sono superati i suoi anni o li si sta raggiungendo. A un certo punto ci si arrende al mistero e quando questo accade si libera l'orizzonte dalla cenere, si ritrova leggerezza, come nella poesia 'Giocano i bambini': “Giocano i bambini/ in quest'ora che trascolora./ Li intravedo nel parco/ ondulanti, evanescenti,/ pure potenzialità./ Mentre li guardo soprappensiero/ penetro quanto più mi è possibile/ il mistero ch'è dentro di me/ per conoscerlo, approfondirlo,/ mostrandomi a lui/ con la stessa incoscienza/ del ragazzino che sono stato anch'io”. La ricerca di Fontanella continua. E' in uscita 'Lo scialle rosso. Poemetti e racconti in versi' per Moretti & Vitali.

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