Firenze, 11 febbraio 2014 - Certo, quando era in playback era proprio noioso. Snobbarlo non era un vezzo, ma per certi versi una necessità. Ma quando hanno rimesso orchestra e musicisti, Sanremo è diventato un festival vero, al quale presiede un mix di logiche diverse, ma col risultato di un evento vero, foriero anche di buona musica, in ogni caso di musica vera.

Snobbato anche letterariamente per effetto di sensi di superiorità, Sanremo è diventato invece lo sfondo di un bel romanzo di Alessandro Zaccuri ('Infinita notte', Mondadori), e ora termine “di rientro” per il protagonista di 'Con l'obbligo di Sanremo', romanzo di Maurizio Bettini che verrà presentato mercoledì 12 febbraio, alle 17.30, nella Biblioteca delle Oblate in via dell'Oriuolo. Bettini è ospite di 'Leggere per non dimenticare', il salotto letterario di Anna Benedetti.

Nel libro, edito da Einaudi, un funzionario alle dipendenze del 'Soprastante', Responsabile generale della Nostra Cultura, viene inviato in licenza e parte per uno strano pellegrinaggio in luoghi in cui il Soprastante ha lasciato traccia. Dovrà tornare in tempo per l'inizio del Festival di Sanremo.

“Il ritratto che emerge da questi appunti, redatti in una prosa incredula e giocosa – si legge nella notra di presentazione - è quello di un Paese surreale, pieno di paradossi, in bilico tra passato e presente, che pensa che andrà sempre tutto bene. Fintanto che ci sarà Sanremo”. Maurizio Bettini, classicista e scrittore, insegna Filologia classica all'Università di Siena. Introduce Roberto Andreotti.

Michele Brancale