Firenze, 16 settembre 2013 - “Firenze! Uno dei pochi luoghi d’Europa in cui ho capito che nel cuore della mia rivolta dormiva un consenso", scriveva Albert Camus ne "Il deserto", un testo giovanile praticamente sconosciuto nato da un primo folgorante incontro con la città nel settembre 1937 in un momento di forte crisi esistenziale.

Nel centenario della nascita, Firenze dedica un omaggio corale e affettuoso al  grande scrittore, filosofo e drammaturgo, Premio Nobel per la letteratura nel 1957.

L'iniziativa 'Albert Camus, solitario solidale' è organizzata per la Regione Toscana da Institut français di Firenze e Fondazione Sistema Toscana, in collaborazione con SUM - Istituto Italiano di Scienze Umane, Associazione Amici Istituto Francese Firenze, Gabinetto Vieusseux, con il contributo di Air France e Ente cassa di Risparmio di Firenze e si si terrà nei giorni 26 e 27 settembre. Tante che ospiteranno glie eventi e precisamente l'Istituto Francese di Firenze, l'Istituto Italiano di Scienze Umane, Palazzo Strozzi, Cinema Odeon, Giardino di Boboli, Mediateca FST.

l primo appuntamento è giovedì 26 settembre (ore 17, all'Istituto Italiano di Scienze Umane, all'Altana di Palazzo Strozzi), con l'incontro 'Sulle tracce di Albert Camus', che vede tra gli interventi quelli di Valerio Magrelli, Sergio Givone e Italo Dall'Orto. Proprio quest'ultimo leggerà alcuni brani del testo "Il deserto".  Scritto in parte sul posto il testo andò a completare un volume di saggi ispirati da paesaggi algerini, Nozze (1939), pubblicato in pochissime copie ad Algeri.

In poche pagine particolarmente dense si sviluppa una meditazione sollecitata dalla grande arte pittorica toscana e dallo splendido paesaggio naturale, su alcune contraddizioni costitutive della condizione umana: tra aspirazione al ricongiungimento e estraneità, irresistibile bellezza del mondo e ineludibile presenza della morte. Camus veniva elaborando le nozioni di assurdo e di rivolta che solo qualche anno dopo, con 'Lo Straniero', 'Caligola', 'Il mito di Sisifo', avrebbero rivelato al mondo delle lettere uno straordinario interprete della sensibilità contemporanea e un grande scrittore.

Sempre il 26 settembre, alle ore 21, al cinema Odeon (Piazza Strozzi), si terrà l'incontro con il regista Gianni Amelio, intervistato dai critici Gabriele Rizza e Claudio Carabba. A seguire, alle 21,30, la proiezione del film di Amelio, 'Il primo uomo', (Italia/Francia/Algeria 2011), con Jacques Gamblin, Catherine Sola e Maya Sansa, tratto dall'omonimo libro, pubblicato postumo, di Albert Camus.

Venerdì 27 settembre la giornata di eventi inizia alle ore 11 al Giardino di Boboli, in Piazza Pitti, con una passeggiata, un percorso camusiano verso il Forte Belvedere introdotto da Alessandro Cecchi. Alle 17.00, all'Istitut français Firenze, (Piazza Ognissanti 2) si terrà un incontro sull'opera di Albert Camus, coordinato da Laura Barile, con interventi di Maïssa Bey, Sandra Teroni e Benjamin Stora. L'analisi dell'opera camusiana sarà lo spunto per affrontare temi di grande attualità, grazie alla riflessione sul nodo più controverso della figura di Albert Camus, rappresentato dalle sue posizioni sulla guerra di Liberazione nazionale algerina, anticipato dalla clamorosa rottura con Sartre nel 1952, che lo avrebbe posto in contrapposizione al teorico dell’engagement.

Alle 21, sempre Institut français, si terrà la proiezione del film 'Lo straniero' (Italia 1967), firmato da Luchino Visconti, con Marcello Mastroianni e Anna Karina.

Inoltre, per permettere a tutti gli interessati di vedere la filmografia dedicata ad Albet Camus, dal 17 al 27 settembre, presso Mediateca di Fondazione Sistema Toscana (Via San Gallo, 25) ci sarà una videolibrary dedicata, disponibile per la visione. Tutte le iniziative sono ad ingresso libero.
Per il percorso camusiano dal Giardino di Boboli al Forte Belvedere, iscrizione obbligatoria, ai recapiti 055 2718801 oppure  [email protected], fino ad esaurimento posti.