Firenze 8 luglio 2013 - {{WIKILINK}}Forte Belvedere {{/WIKILINK}}riapre con la mostra dell'artista cinese Zhang Huan. Oggi alle 18, l'inaugurazione del progetto espositivo dal titolo “L'anima e la materia”. Culture a confronto, in un connubio di profonda spiritualità tra  oriente e occidente. 

"La terrazza espositiva" diverrà punto di luce per rilanciare “la vita e la creazione” di un artista “tra i più interessanti della scena contemporanea internazionale”. Zhang Huan, il genio che dall'uso della cenere crea “divinità, figure morali e spirituali. Confucio, Gesù, Buddha, e l'uomo eroe della vita quotidiana”.

Così "dopo la chiusura e il sequestro  della struttura - dice Sergio Risaliti, direttore artistico- per la morte tragica di due giovani visitatori, il Forte Belvedere  tornerà a rivivere esprimendo la sua naturale 'vocazione espositiva'.”

“L'anima e la materia”, opera sul “doppio binario dell'iconografia cinese ed occidentale”. Unisce Firenze, luogo principe del Rinascimento alla “nuova fabbrica” di Shangai, capitale creativa del XXI secolo. La mostra, promossa dal Comune di Firenze, in partnership con “Gioco del Lotto”, è dislocata tra Palazzo Vecchio Forte Belvedere.

In Municipio si è voluto dare risalto a "Confucius" (2013) collocato nel salone dei Cinquecento, opera realizzata in marmo bianco di Carrara in omaggio alla tradizione della grande scultura rinascimentale;  a “Florence Buddha”, altra opera in cenere compattata e realizzata nel 2012.

La mostra di Forte Belvedere invece presenta un carattere ontologico, mettendo in risalto la poliedricità tecnica dell'artista. Sul terrazzamento nord-est sarà collocata la scultura monumentale “Three Heads Six Arms”, presentata per la prima volta nel 2010 nel cuore del “Civic Center di San Francisco” e nel 2011 in occasione della personale dell'artista a Hong Kong.
 

Seguiranno all'esterno le opere “Pace No.2” (2001) e “Long Island Buddha” che appartiene ad una serie di opere munumentali in bronzo battuto realizzata dopo il suo viaggio in Tibet nel 2005.
All'interno del Forte
si incontra “Taiwan Buddha” (2010) una monumentale istallazione che si compone di due parti alte più di 5 metri, in calco in alluminio da cui viene realizzata la statua in cenere.
 

Ed è proprio questa una caratterista tecnica delle opere di Huan. L' uso della cenere per realizzare le opere. “La cenere d'incenso -dice l'artista- non è solo cenere, né solo materia ma è l'anima collettiva delle nostre memorie e delle nostre speranze”.

E l'anima è tutta lì, nella cenere raccolta da Huan, trasportata nello studio dove per mesi continua a bruciare. “Dopo essere setacciata fino a separarne oltre venti consistenze e diverse sfumature di colore, dal nero al grigio chiaro, la cenere viene poi usata da Huan per le sue culture e per i suoi dipinti”.

Come nelle “enormi ma caduche statue di Zhang Huan che per tutta l'estate -sottolinea Sergio Givone assessore alla Cultura- guarderanno  Firenze  stringendola dall'altro  in un grande abbraccio d'arte contemporanea”.

Tutte le informazioni on line su www.oncevents.com

Salvatore La Lota Di Blasi