Firenze, 28 gennaio 2013 - "Caro babbo, grazie per essere salito su quel treno...e sai una cosa? Ci sono salito anch’io attraverso un sogno che mi ha insegnato a conoscere la storia e conservare la memoria ricordando la tua testimonianza e ascoltando quella degli altri”.

E’ con una lettera indirizzata al padre ‘Carlino’ che Stefano Ballini sigla gli ultimi fotogrammi del suo documentario “Il treno che bucò il fronte”, proiettato per la prima volta a Tavarnelle qualche settimana fa, al Cinema Olimpia, alla presenza dei sindaci di Tavarnelle, Stazzema e Marzabotto. L’iniziativa ha aperto l’intenso programma di eventi confezionato dall’Unione dei Comuni di Barberino, San Casciano e Tavarnelle e l’Istituto comprensivo Don Milani per celebrare il Giorno della Memoria.

Il film prende spunto dalle vicende che resero protagonista David Ballini detto ‘Carlino’, classe 1922, l’8 settembre del 1943 quando il contadino chiantigiano, al ritorno da una licenza, riuscì a sottrarsi al rastrellamento nazifascista contravvenendo cioè all’ordine dei tedeschi di scendere da un treno diretto a sud e rimanendovi a bordo a loro insaputa. Quel treno portò ‘Carlino’ alla salvezza e adesso, oltre a bucare il fronte, vuole bucare il web per diffondere la verità della storia e di alcuni dei fatti più tragici che si consumarono in Italia durante il secondo conflitto mondiale come le stragi di Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e Pratale.

Nel documentario giocano un ruolo determinante le testimonianze di alcuni sopravvissuti e dei familiari delle vittime di queste stragi. Ci sono le voci e i ricordi di Adriana Cresti e Mirella Lotti (superstiti di Pratale), Siria Pardini, Adele Pardini, Luciano Lazzeri, Graziano Lazzeri, Enrico Pieri, Mario Ulivi (superstiti di Sant’Anna di Stazzema), Fernando Piretti, Ferruccio Laffi, Anna Rosa Nannetti, Gian Luca Luccarini, Bruno Zebri (superstiti e testimoni di Marzabotto).

“La particolarità di questo video – spiega l’autore – è il fatto che sia stato realizzato senza scopo di lucro e con l’unico obiettivo di far conoscere e mettere in primo piano il valore della memoria ad uso e consumo dei giovani, degli studenti che possono visualizzarlo gratuitamente on line; mi auguro che  possa essere utilizzato anche nelle scuole come strumento di riflessione o invitare gli studenti a recarsi nei luoghi delle stragi per capire, conoscere ed elaborare una propria coscienza sul valore della memoria storica".

Il documentario, realizzato con il contributo di Matteo Ceccatelli e Angela Mori dell’Associazione Cinema Olimpia, è stato patrocinato da Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Provincia di Firenze, Provincia di Lucca, Comune di Marzabotto, Comune di Stazzema, Unione Comunale del Chianti Fiorentino, Associazione Martiri di Sant'Anna, Comitato Onoranze per i Martiri di Sant'Anna, Associazione Familiari Vittime Eccidi Nazifascisti nei Comuni di Marzabotto, Grizzana e Monzuno, Parco Nazionale della Pace.