Firenze, 6 giugno 2012 - Nessun danno alla battaglia di Anghiari. Perciò viene archiviata l'inchiesta sulla ricerca della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Così ha deciso il gip del tribunale di Firenze David Monti accogliendo la richiesta di archiviazione promossa dal procuratore Giuseppe Quattrocchi che indagava sul presunto danneggiamento dell'affresco di Vasari, la "Vittoria di Cosimo I a Marciano Val di Chiana" in Palazzo Vecchio.
 

L'inchiesta era nata da un esposto dell'associazione "Italia Nostra" preoccupata per la ricerca condotta dall'ingegner Maurizio Seracini, lo specialista dei beni culturali che da circa 30 anni cerca la Battaglia di Anghiari dietro una parete del Salone de' 500, proprio sotto l'affresco di Vasari, opera attualmente visibile sullo stesso lato del Salone. "Italia Nostra" temeva che lo staff di Seracini e del National Geographic facessero danni a causa dei 'varchi' aperti nel muro per andare a dimostrare l'esistenza di un'intercapedine. Le operazioni si sono svolte nel dicembre 2011.

Ma la procura ha stabilito che la ricerca si è svolta con le attenzioni delle massime 'agenzie' preposte alla tutela e alla conservazione dei beni culturali - nel caso specifico ministero dei Beni culturali (che ha dato le autorizzazioni), Soprintendenza di Firenze, Opificio delle Pietre dure, Comune - e che non ci sono danni all'affresco di Vasari dal momento che i saggi fatti, sei fori di dimensioni millimetriche, sono stati mirati su punti già naturalmente degradatisi della parete e della pittura (una fessura, una vecchia stuccatura, una naturale abrasione della pittura). Saggi effettuati seguendo indicazioni dell'Opificio delle Pietre Dure i cui tecnici hanno seguito i lavori direttamente sul cantiere.

 

IL COMMENTO DELL'INGEGNERE SERACINI

 ''Questa decisione testimonia quanta disinformazione, negativita' e sterile antagonismo si e' manifestato contro la mia indagine: da oggi, invece, mi aspetterei che anche chi finora l'ha contestata vi collaborasse. O, quanto meno, che smettesse di ostacolarla''.

 

E' il commento dell'ingegner Maurizio Seracini, responsabile della ricerca in Palazzo Vecchio del capolavoro perduto di Leonardo 'La Battaglia di Anghiari'. L'inchiesta era stata avviata in seguito ad un esposto presentato in procura dall'associazione Italia Nostra. Per bloccare la ricerca era stato diffuso anche un appello sottoscritto da decine di specialisti del settore, docenti universitari ed intellettuali. ''Ma questa archiviazione segna la loro sconfitta'', ha proseguito Seracini, che ha rimarcato come ''essere contro questo studio e' sbagliato'', perche' si tratta di un lavoro effettuato seguendo sempre procedure corrette, a costo zero per i cittadini e che potrebbe portare alla luce senza danno alcuno uno dei piu' celebri capolavori della storia dell'arte. Se poi non si trovera' niente - ha concluso - pace: la scienza va avanti anche con i passi negativi''.