Firenze, 23 maggio 2012 - “Era un lucidissimo sogno di Pace quello del Presidente del Senegal Leopold Sédar Senghor e del Sindaco di Firenze Giorgio La Pira. Dopo i tragici fatti che hanno macchiato Firenze il 13 dicembre scorso con la morte di Samb Modou e Diop Mor, sembra più che mai necessario ricordare e ricordarsi di quest'amicizia, di questa comunanza di spiriti e di intenti, coinvolgendo principalmente i giovani della città ed aperti a chiunque altro voglia partecipare”.

È questo desiderio di memoria e di condivisione, di conoscenza e di fraternità con il quale i giovani legati alla memoria del ‘Sindaco Santo’ hanno organizzato per il 25 maggio Lamisoo” (in senegalese “condivisione”), un momento di incontro, di festa, di danza, di riflessione, di confronto.

I ragazzi della Fondazione Giorgio La Pira, il Centro Internazionale Studenti “La Pira” e l’Opera La Pira dalle ore 17,30 in Piazza della Signoria, cuore politico di Firenze, si incontreranno ispirati dalla dinamica fissità delle statue della Loggia dei Lanzi. Da lì poi i partecipanti si sposteranno nella sede del Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira in via de' Pescioni accompagnati dalle parole di La Pira e Senghor e da musiche africane ed occidentali.

Nella Sala Teatina del Centro si divideranno in gruppi di lavoro, ognuno con uno specifico compito, un argomento su cui riflettere, una storia da condividere: si parlerà di dialogo interreligioso, della “negritudine” di Senghor, della città che La Pira voleva Firenze fosse e di quella che può ancora diventare.
L’iniziativa si concluderà con un ultimo segno che i giovani daranno affinché possa essere testimone di quanto tentato di costruire con un messaggio chiaro e deciso: pace e amicizia.


A Lamisoo sono attesi anche il Console onorario del Senegal, dottor Eraldo Stefani, e l’assessore alle politiche giovanili per il Comune, Cristina Giachi.

“Lamisoo – dicono gli organizzatori - sarà occasione preziosa per riscoprire una memoria mai del tutto sopita, per ravvivare relazioni e amicizie ed invitare la cittadinanza ad un incontro sempre più raro e difficile, al fine di irrobustire un percorso che deve vedere Firenze distinguersi secondo quella sua vocazione di “regina delle città pacifiche” che due amici, un siciliano ed un senegalese innamorati di questa città e chiamati alla politica nei rispettivi paesi, osavano sognare per lei, sperando contro ogni speranza”.
Informazioni: www.fondazionelapira.org
 

Manuela Plastina
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