Firenze, 5 aprile 2012 - Il "San Ludovico di Tolosa" di Donatello sarà restaurato con una collaborazione di Firenze e Parigi in vista della mostra sulla scultura del Rinascimento che Firenze ospiterà nel 2013. L'imponente statua in bronzo dorato, fusa tra il 1423 e il 1425, si trova attualmente nel Museo dell'Opera di Santa Croce; misura cm 265 x 94,5 e pesa 500 chili circa.

Il restauro è affidato a Ludovica Nicolai (che ha già eseguito al Museo Nazionale del Bargello il restauro del David donatelliano), con il supporto del laboratorio scientifico dell'Opificio delle Pietre Dure, per la campagna diagnostica e le analisi preliminari, ma vedrà anche la collaborazione del Museo del Louvre di Parigi. Il lavoro che rimuoverà innanzitutto lo ''sporco'' sedimentato nei secoli sarà diretto da Brunella Teodori della Soprintendenza per il Polo museale fiorentino.

I problemi maggiori per la conservazione del ''San Ludovico'' sembrano esserci soprattutto nella parte bassa del manto, sui piedi e nelle zone più esposte, dove i depositi sono molto compatti e consistenti. L'intervento consentirà di fare un check-up sullo stato di salute della statua, di rimuovere lo strato compatto di sostanze di deposito mescolate a prodotti di alterazione del bronzo e di togliere le macchie scure dovute in parte alla mancanza di oro e in parte ai prodotti di alterazione del bronzo sottostante che, migrando in superficie attraverso la microporosità della doratura, si sono depositati su di essa. Sotto lo strato di sporco si notano le connessioni tra le parti che costituiscono la scultura; sul retro è presente un supporto in ferro, probabilmente non originale. E' in programma anche un'indagine sull'assemblaggio delle parti che costituiscono la scultura e lo smontaggio dove è possibile, una campagna diagnostica per verificare i prodotti di alterazione superficiale e i componenti della lega e una mappatura dello stato di conservazione della doratura. 

Il ''San Ludovico'' viene restaturato in occasione della mostra ''La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze, 1400-1460'', che sarà ospitata dal 23 marzo al 18 agosto 2013 a Firenze in Palazzo Strozzi. L'esposizione, che presenta 140 capolavori in gran parte di scultura, sarà poi tenuta a Parigi, al Museo del Louvre dal 23 settembre 2013 al 6 gennaio 2014.  La lunga preparazione della mostra (curata da Beatrice Paolozzi Strozzi, direttore del Museo del Bargello, e da Marc Bormand, conservatore del Dipartimento di Scultura del Louvre) ha permesso un'ampia e fondamentale campagna di restauri in Italia e in Francia - finanziata congiuntamente dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dal Museo parigino - che permetterà al visitatore di ammirare molti capolavori rinascimentali, tornati a 'nuovo splendore': fra questi, opere del Ghiberti, Dello Delli, Filippo Lippi, Nanni di Bartolo, Agostino di Duccio, Michelozzo, Francesco di Valdambrino, e Mino da Fiesole. Fra gli interventi promossi e finanziati dalla mostra, particolarmente significativo è innanzitutto il restauro del Donatello, che sarà visibile al Museo dell'Opera di Santa Croce anche durante l'intervento grazie ad un laboratorio appositamente allestito per il pubblico.

La mostra ''La Primavera del Rinascimento'' vuole presentare un punto di vista generale sull'importanza che la scultura ha avuto nella prima metà del Quattrocento a Firenze per lo sviluppo del linguaggio plastico del Rinascimento, evocando le relazioni con le altre arti fiorentine contemporanee. La rassegna si apre con una suggestiva panoramica attorno alla riscoperta dell'Antico, attraverso esempi illustri della ''rinascita'' fra Due e Trecento, con opere di Nicola e Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio, Giotto, Tino di Camaino e dei loro successori, che assimilano anche la ricchezza espressiva del Gotico, in particolare di origine francese, per introdurre poi l'invenzione della prospettiva brunelleschiana.

Di particolare rilievo, per l'entità e l'importanza dei prestiti concessi, è la collaborazione di molti grandi musei europei e americani (in particolare, oltre al Louvre, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Bode Museum di Berlino, la National Gallery of Art di Washington) e di istituzioni, chiese e musei fiorentini: in particolare, oltre al Museo Nazionale del Bargello, l'Opera e il Museo di Santa Maria del Fiore, l'Opera di Santa Croce e il Museo di Orsanmichele che, in occasione della mostra, costituiranno altre tappe indispensabili per il percorso dei visitatori attraverso la storia e l'arte del primo Rinascimento a Firenze.